Introduzione Nel 1991 in Italia è stata introdotta la vaccinazione universale contro l’epatite B (HBV). Il programma prevedeva l’immunizzazione contemporanea dei nuovi nati e dei dodicenni. Dal 2003 la vaccinazione è proseguita solo per i nuovi nati per la fusione delle due coorti. I dati epidemiologici hanno mostrato chiaramente i benefici clinici della vaccinazione. Nel 2013 è stata effettuata un’analisi economica dei primi 20 anni di vaccinazione tramite una valutazione a posteriori. Lo scopo del presente studio è stato di effettuare un aggiornamento della valutazione dell’impatto clinico/economico della vaccinazione HBV a distanza di 30 anni dalla sua implementazione. Materiali e metodi È stato sviluppato un modello matematico per simulare l’impatto clinico/economico del programma di vaccinazione universale per l’HBV a confronto con uno scenario ipotetico di non vaccinazione. L’impatto del programma di vaccinazione è stato valutato sia sul periodo di immunizzazione (1991-2020) che su un orizzonte temporale più lungo che permettesse di valutare le conseguenze a lungo termine dell’infezione da HBV (2021-2069). Sono stati calcolati return of investiment (ROI) e benefit-to-cost ratio (BCR). Risultati Il modello matematico ha stimato una rilevante riduzione del disease burden dell’infezione da HBV (-82% di infezioni e malattie croniche) e dei costi correlati (-67% nel periodo di immunizzazione e -85% nel periodo 2021-2069). Il ROI e il BCR sono risultati prossimi a 2 nei 30 anni di vaccinazione. Nell’orizzonte temporale più lungo i valori del ROI e del BCR raddoppiano. Conclusioni Attualmente in Italia si stanno risparmiando sempre più soldi grazie alle vaccinazioni contro l’HBV effettuate negli ultimi 30 anni perché il punto di pareggio (break-even point) è già stato raggiunto. Pertanto, l’implementazione della vaccinazione universale anti-HBV risulta ora cost-saving e ulteriori benefici saranno sempre più evidenti in futuro. Questo programma preventivo è un chiaro esempio del grande impatto che la vaccinazione universale può produrre nel breve-medio-lungo termine sia dal punto di vista clinico che economico.

I primi 30 anni di vaccinazione universale contro l’epatite B in Italia: una strategia di grande rilevanza clinica con un profilo economico molto favorevole

B. ZANELLA;
2022

Abstract

Introduzione Nel 1991 in Italia è stata introdotta la vaccinazione universale contro l’epatite B (HBV). Il programma prevedeva l’immunizzazione contemporanea dei nuovi nati e dei dodicenni. Dal 2003 la vaccinazione è proseguita solo per i nuovi nati per la fusione delle due coorti. I dati epidemiologici hanno mostrato chiaramente i benefici clinici della vaccinazione. Nel 2013 è stata effettuata un’analisi economica dei primi 20 anni di vaccinazione tramite una valutazione a posteriori. Lo scopo del presente studio è stato di effettuare un aggiornamento della valutazione dell’impatto clinico/economico della vaccinazione HBV a distanza di 30 anni dalla sua implementazione. Materiali e metodi È stato sviluppato un modello matematico per simulare l’impatto clinico/economico del programma di vaccinazione universale per l’HBV a confronto con uno scenario ipotetico di non vaccinazione. L’impatto del programma di vaccinazione è stato valutato sia sul periodo di immunizzazione (1991-2020) che su un orizzonte temporale più lungo che permettesse di valutare le conseguenze a lungo termine dell’infezione da HBV (2021-2069). Sono stati calcolati return of investiment (ROI) e benefit-to-cost ratio (BCR). Risultati Il modello matematico ha stimato una rilevante riduzione del disease burden dell’infezione da HBV (-82% di infezioni e malattie croniche) e dei costi correlati (-67% nel periodo di immunizzazione e -85% nel periodo 2021-2069). Il ROI e il BCR sono risultati prossimi a 2 nei 30 anni di vaccinazione. Nell’orizzonte temporale più lungo i valori del ROI e del BCR raddoppiano. Conclusioni Attualmente in Italia si stanno risparmiando sempre più soldi grazie alle vaccinazioni contro l’HBV effettuate negli ultimi 30 anni perché il punto di pareggio (break-even point) è già stato raggiunto. Pertanto, l’implementazione della vaccinazione universale anti-HBV risulta ora cost-saving e ulteriori benefici saranno sempre più evidenti in futuro. Questo programma preventivo è un chiaro esempio del grande impatto che la vaccinazione universale può produrre nel breve-medio-lungo termine sia dal punto di vista clinico che economico.
2022
Istituto Nazionale di Ottica - INO
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