Per sé e per la discendenza. Le rivendicazioni successorie di Luigia e Marianna Riva nel Ticino di primo Ottocento

By retracing the inheritance disputes of the Lugano aristocrats Luigia and Marianna Riva from 1811 to 1816, the article delves into how Ticino’s women interacted with the persistence of a legal institution that favoured male descendants – the fideicommissum – while the principle of equal inheritance between the sexes was being established at European level by two of the most advanced codifications of the time, the Napoleonic Civil Code (1804) and the Austrian one (1811). The legal vicissitudes of these noblewomen thus enable us to highlight new aspects of female agency in Italian-speaking Switzerland between the modern and contemporary age and to uncover their connections with more mature claims that emerged later in pre-unification Lombardy.

Ricostruendo i contenziosi ereditari di cui furono protagoniste le nobili luganesi Luigia e Marianna Riva fra il 1811 e il 1816, l’articolo si interroga su come interagirono le donne ticinesi con il permanere di un istituto giuridico che privilegiava la discendenza maschile – il fedecommesso – durante un’epoca in cui a livello europeo si stava affermando, invece, il principio dell’eguaglianza successoria tra i sessi, condiviso da due fra le codificazioni più avanzate del tempo, il Code civil napoleonico (1804) e l’Allgemeines Bürgerliches Gesetzbuch austriaco (1811). Le vicende legali di queste aristocratiche consentono, dunque, di illuminare nuovi aspetti, finora rimasti in ombra, dell’agency femminile nella Svizzera italiana fra l’età moderna e contemporanea, cogliendone anche nessi inediti con più mature rivendicazioni sorte in seguito nella Lombardia preunitaria.