La storia dell’umanità è caratterizzata da un costante e inesorabile gender data gap. Gli studiosi del passato hanno lasciato sempre poco spazio al genere femmi nile in molti campi della cultura quali il cinema, il giornalismo, la letteratura, la pittura ma anche in ambiti quali l’architettura, l’economia, la medicina, la geografi a, stabilendo, probabilmente in maniera inconsapevole, che il genere maschile fosse quello più rappresentativo per il percorso e l’evoluzione dell’in tero genere umano. Questa completa assenza di dati di genere assume un peso notevole in un’epoca, quel la contemporanea, che si affi da completamente ai dati e alla loro raccolta, gestione e fruizione, come di mostra l’attualità del tema dei Big Data che pervade praticamente ogni disciplina e ogni ambito del nostro presente. E in tal senso, la recente pubblicazione del L’Atlante delle donne, della geografa femminista Joni Seager, di fatto rappresenta una modalità per colmare questo enorme data gap. Il volume è una riedizione, oltre che un aggiornamento, dei dati raccolti all’in terno di un precedente lavoro pubblicato nel 1986 e utilizza delle accattivanti mappe infografi che come strumento politico per garantire una forma di accesso democratica e universale alla conoscenza sulle condi zioni di vita delle donne nel mondo e, parallelamente, quale piattaforma di denuncia e consapevolezza delle disuguaglianze di genere. Se è evidente che l’Atlante sottintende una critica alla disciplina geografi ca e a quella cartografi ca che han no dato voce e forma a una rappresentazione tutta maschile dei fenomeni, è altrettanto evidente che la sua forza risiede soprattutto nel linguaggio grafi co che utilizza che, attraverso una prospettiva interna zionale e comparativa garantisce l’analisi di come vivono le donne del mondo ed esamina dati sui loro diritti quali il lavoro, la salute, l’istruzione e la libertà di espressione, e su problematiche quali la violenza, i traffi ci sessuali, la pornografi a e ambiti di tipo sociale quali ad esempio la partecipazione alla vita politica o la disuguaglianza retributiva. Il contributo, partendo dal punto di vista dei geografi di genere e dai dati raccolti dagli analisti si pone l’o biettivo di approfondire il ruolo che le mappe info grafi che hanno nell’analisi, organizzazione e, soprat tutto, nella divulgazione dei dati connessi alle attività e al genere femminile in senso lato. In particolare, la visualizzazione dei dati in forma di mappe riesce a mettere in evidenza perfettamente la dicotomia tra la necessità di conoscere ciò che è comune al genere in senso globale e ciò che invece è diff erente, evitando accuratamente le approssimazioni che derivano dalle generalizzazioni. Anche all’interno dello stesso ge nere vi sono infatti sostanziali diff erenze che vanno dall’etnia alla classe sociale, dall’orientamento sessua le alla religione e le mappature tematiche servono a evidenziare schematicamente analogie e contrasti e a dare una lettura oggettiva e disincantata di questi fenomeni.

L’Atlante delle donne di Joni Seager. Mappe infografiche e geografie di genere

Trizio I.
2021

Abstract

La storia dell’umanità è caratterizzata da un costante e inesorabile gender data gap. Gli studiosi del passato hanno lasciato sempre poco spazio al genere femmi nile in molti campi della cultura quali il cinema, il giornalismo, la letteratura, la pittura ma anche in ambiti quali l’architettura, l’economia, la medicina, la geografi a, stabilendo, probabilmente in maniera inconsapevole, che il genere maschile fosse quello più rappresentativo per il percorso e l’evoluzione dell’in tero genere umano. Questa completa assenza di dati di genere assume un peso notevole in un’epoca, quel la contemporanea, che si affi da completamente ai dati e alla loro raccolta, gestione e fruizione, come di mostra l’attualità del tema dei Big Data che pervade praticamente ogni disciplina e ogni ambito del nostro presente. E in tal senso, la recente pubblicazione del L’Atlante delle donne, della geografa femminista Joni Seager, di fatto rappresenta una modalità per colmare questo enorme data gap. Il volume è una riedizione, oltre che un aggiornamento, dei dati raccolti all’in terno di un precedente lavoro pubblicato nel 1986 e utilizza delle accattivanti mappe infografi che come strumento politico per garantire una forma di accesso democratica e universale alla conoscenza sulle condi zioni di vita delle donne nel mondo e, parallelamente, quale piattaforma di denuncia e consapevolezza delle disuguaglianze di genere. Se è evidente che l’Atlante sottintende una critica alla disciplina geografi ca e a quella cartografi ca che han no dato voce e forma a una rappresentazione tutta maschile dei fenomeni, è altrettanto evidente che la sua forza risiede soprattutto nel linguaggio grafi co che utilizza che, attraverso una prospettiva interna zionale e comparativa garantisce l’analisi di come vivono le donne del mondo ed esamina dati sui loro diritti quali il lavoro, la salute, l’istruzione e la libertà di espressione, e su problematiche quali la violenza, i traffi ci sessuali, la pornografi a e ambiti di tipo sociale quali ad esempio la partecipazione alla vita politica o la disuguaglianza retributiva. Il contributo, partendo dal punto di vista dei geografi di genere e dai dati raccolti dagli analisti si pone l’o biettivo di approfondire il ruolo che le mappe info grafi che hanno nell’analisi, organizzazione e, soprat tutto, nella divulgazione dei dati connessi alle attività e al genere femminile in senso lato. In particolare, la visualizzazione dei dati in forma di mappe riesce a mettere in evidenza perfettamente la dicotomia tra la necessità di conoscere ciò che è comune al genere in senso globale e ciò che invece è diff erente, evitando accuratamente le approssimazioni che derivano dalle generalizzazioni. Anche all’interno dello stesso ge nere vi sono infatti sostanziali diff erenze che vanno dall’etnia alla classe sociale, dall’orientamento sessua le alla religione e le mappature tematiche servono a evidenziare schematicamente analogie e contrasti e a dare una lettura oggettiva e disincantata di questi fenomeni.
2021
Istituto per le Tecnologie della Costruzione - ITC - Sede Secondaria L'Aquila
9788899586201
Atlante delle donne, disuguaglianze di genere, mappe infografiche, geografie di genere, cartografie tematiche
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