Misura o dismisura? Considerazioni e confronti tra NeRF e fotogrammetria digitale / Measure or out of measure? Considerations and comparisons between NeRF and digital photogrammetry

The most recent applications of Neural Radiance Fields (NeRFs) in the reconstruction of 3D scenes based on digital images have made it possible to test its potentialities, comparing the results, and plac- ing this new system as an alternative to photogrammetry and computer vision techniques in the field of digital reconstruction and surveying. This paper, starting from the reflection about the concept of measure and out of measure understood instead as the absence of measurement, aims to test NeRF procedure on some case studies at different scales, starting from datasets used for digital photogram- metry. The results obtained, analyzed in the light of the results of the most recent scientific literature on the same subject, confirm the validity of NeRFs as a technique that compensates for some of the shortcomings of photogrammetry, mostly related to the rendering of materials and the illumination of environments as parameters that strongly influence the photogrammetric data. The experimenta- tion, at the same time, confirms that at present NeRFs are particularly promising in the visualization and enhancement of cultural heritage from three-dimensional reconstruction of scenes from photographic sets, but that they also stand as a field of research particularly open to new experimentation.

Le più recenti applicazioni dei Neural Radiance Fields (NeRF) nella ricostruzione di scene 3D basate su immagini digitali hanno consentito di testarne le potenzialità, comparando i risultati e ponendo questo nuovo sistema come alternativa alla fotogrammetria e alle tecniche di computer vision nel campo della ricostruzione e del rilievo digitale. Il contributo in oggetto, partendo dalla riflessione scaturita dal concetto di misura e di dismisura intesa invece quale assenza di misura, si propone di testare i NeRF su alcuni casi di studio a scala differente, a partire da set di dati utilizzati per la fotogrammetria digitale. I risultati ottenuti, analizzati alla luce di quelli della più recente letteratura scientifica sullo stesso argomento, confermano per molti aspetti la validità dei NeRF in quanto tecnica che compensa alcune lacune della fotogrammetria, per lo più legate alla resa dei materiali e all’illu- minazione degli ambienti in quanto parametri che influenzano fortemente il dato fotogrammetrico. La sperimentazione, allo stesso tempo, conferma che allo stato attuale i NeRF sono particolarmente promettenti nella visualizzazione e nella valorizzazione del patrimonio culturale a partire dalla ricostruzione tridimensionale di scene da set fotografici ma che si pongono anche come un campo di ricerca particolarmente aperto a nuove sperimentazioni.