La complessità del patrimonio architettonico dell’Appennino Centrale deriva da lunghi processi costruttivi e distruttivi determinati, nei secoli, da ragioni culturali, sociali, economiche e, in misura non trascurabile, dal susseguirsi delle calamità naturali. Il Centro Italia rivela, nelle trasformazioni seguite ai frequenti eventi sismici, una intrinseca capacità di adattamento, risultato di un legame stretto e storicamente connotato tra le popolazioni e i luoghi, che si manifesta in una sostanziale condizione di resilienza. Tuttavia, le comunità che ancora oggi abitano questi territori (nei comuni colpiti dal sisma del 2016-17 abita oltre mezzo milione di persone) hanno diritto a garanzie di sicurezza e di benessere non inferiori a quelle delle popolazioni urbane. Da questo presupposto nasce la necessità di discutere, in un contesto in cui molta parte del patrimonio edilizio stratificato ci appare fragile e degradato, l’opportunità e la necessità di adeguare i manufatti ai contemporanei standard di efficienza energetica, con l’obiettivo condiviso che questi luoghi, ‘da sempre’ antropizzati, garantiscano le migliori condizioni per la vita umana.
L’efficientamento energetico nel processo di ricostruzione post sisma
Trizio I.
2022
Abstract
La complessità del patrimonio architettonico dell’Appennino Centrale deriva da lunghi processi costruttivi e distruttivi determinati, nei secoli, da ragioni culturali, sociali, economiche e, in misura non trascurabile, dal susseguirsi delle calamità naturali. Il Centro Italia rivela, nelle trasformazioni seguite ai frequenti eventi sismici, una intrinseca capacità di adattamento, risultato di un legame stretto e storicamente connotato tra le popolazioni e i luoghi, che si manifesta in una sostanziale condizione di resilienza. Tuttavia, le comunità che ancora oggi abitano questi territori (nei comuni colpiti dal sisma del 2016-17 abita oltre mezzo milione di persone) hanno diritto a garanzie di sicurezza e di benessere non inferiori a quelle delle popolazioni urbane. Da questo presupposto nasce la necessità di discutere, in un contesto in cui molta parte del patrimonio edilizio stratificato ci appare fragile e degradato, l’opportunità e la necessità di adeguare i manufatti ai contemporanei standard di efficienza energetica, con l’obiettivo condiviso che questi luoghi, ‘da sempre’ antropizzati, garantiscano le migliori condizioni per la vita umana.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.