Temi figurativi della propaganda augustea tra gli arredi scultorei di Catina (Catania): la statua di un barbaro prigioniero da via S. Barbara

e paper examines a marble statue of a kneeling Barbarian found in Catania in the 1950s, up today unpublished. A new exam of the sculpture for a correct typological, stylistic, chronological and monumental reading is proposed. In fact, the iconographic type is part of a precise triumphal figurative trend connected to the theme of the Parthica signa recepta, widely spread by the Augustan propaganda aſter 20-19 BCE. e statuary type is probably recognizable as an Augustan Neuschöpfung, for which the denomination of Kneeling Barbarian Pozzuoli-Catania is now here proposed, moving from the two replicas known so far. e good level of execution, the style and the marble used allow us to as- sign the production to a “Neo-attic” workshop of eclectic-classicist taste, probably based in Puteoli, particularly active for high-ranking clients between the end of 1 st century BC and the first decades of the 1 st century CE. e reading of the triumphal meanings underlying the use of the type as a so called “speaking image” in archaeological contexts attri- butable to the Imperial circle, allows us to add new important pieces to the knowledge of the structure and cultural consumption of the Catina colony aſter its foundation.

Il contributo esamina una statua in marmo di barbaro inginocchiato rinvenuta a Catania negli anni ’50 del secolo scorso, rimasta inedita. Della scultura si propone una nuova lettura per un corretto inquadramento tipologico, stilisti- co, cronologico e monumentale. Il tipo iconografico si inserisce, infatti, in un preciso filone figurativo trionfalistico, riconducibile al tema dei Parthica signa recepta, ampiamente diffuso dalla propaganda augustea dopo il 20-19 a.C. Il tipo statuario è probabilmente una Neuschöpfung augustea, per la quale si propone qui la denominazione di Barbaro in- ginocchiato Pozzuoli-Catania dai due esemplari finora noti. Il buon livello dell’esecuzione, lo stile e il marmo utilizzato permettono di ricondurre la produzione ad una bottega “neoattica” di gusto eclettico-classicistico, forse insediata a Pu- teoli, particolarmente attiva per una committenza di alto rango tra la fine del I sec. a.C. e i primi decenni del I sec. d.C. La lettura dei significati trionfalistici sottesi all’utilizzo del tipo come “immagine parlante” in contesti riconducibili alla cerchia imperiale, permette di aggiungere nuovi importanti tasselli alla conoscenza della compagine e dei consumi culturali della colonia Catina all’indomani della sua deduzione.