In questo capitolo esploriamo il tema nella fiducia nella scienza a partire dal ruolo svolto dalla pandemia sulla propensione a vaccinarsi della popolazione europea e di Germania, Francia, Italia, Spagna, Polonia e Finlandia. Attraverso elaborazioni su dati di indagini internazionali, in particolare gli Eurobarometri sui vaccini e su Scienza e Tecnologia e il Wellcome Global Monitor, facciamo emergere alcune questioni legate alle relazioni tra scienza e società: dalla propensione a vaccinarsi alla relazione tra efficacia e sicurezza nella percezione dei vaccini, all’individuazione di diverse visioni di scienza nell’opinione pubblica, passando per la fiducia nella scienza e nelle istituzioni. Dall’analisi emerge che è sempre più forzato parlare di una generica fiducia nella scienza, a fronte dell’opportunità di riflettere su diversi immaginari legati all’universo scientifico. Risulta anche che in Italia l’esperienza del Covid-19 ha determinato una rottura con gli atteggiamenti verso i vaccini registrati pre-pandemia. L’analisi dei dati mostra inoltre le minoranze contrarie a vaccinarsi in una luce diversa rispetto alle narrazioni più diffuse sui media tradizionali. Le persone generalmente etichettate come “no-vax” condividono diverse opinioni, tra cui l’idea che i vaccini abbiano portato alla scomparsa di gravi malattie. L’esitanza vaccinale, inoltre, non è necessariamente legata a bassi livelli educativi: il livello educativo gioca un ruolo differente a seconda dei paesi. Per le persone contrarie a vaccinarsi contro il Covid-19 prevale inoltre un certo disorientamento sulle fonti informative di riferimento, terreno fertile per la disinformazione. Alcuni studi hanno rilevato un effetto positivo della situazione pandemica sulla fiducia nella scienza; la nostra analisi mostra che, diversamente dal caso del guadagno di fiducia nei vaccini, l’aumento di fiducia nella scienza si innesta su un trend che era già in salita; il ruolo dell’esperienza pandemica sulla fiducia nella scienza, seppur rilevante, va dunque ridimensionato. Nell’interrogarci sulla fiducia nella scienza abbiamo inoltre osservato l’e- mergere di due diverse visioni: una scienza “salvifica”, in grado di far diven- tare le risorse della terra inesauribili e di risolvere qualsiasi tipo di problema; e una scienza “tangibile”, che rende le nostre vite più semplici, confortevoli e sane e che nel complesso ha un impatto positivo sulla società. Da notare che i livelli educativi e di conoscenza scientifica incidono positivamente solo sul- la scienza tangibile. Se la scienza tangibile gode di elevati livelli di fiducia in tutti i paesi considerati, non si rinuncia ad abbandonarsi anche a una visione di scienza salvifica, soprattutto in Italia, Spagna e Polonia; in questi stessi paesi abbiamo rilevato anche diversi atteggiamenti comuni, tra cui minori istanze di partecipazione ai temi tecno-scientifici e una minore percezione che la comunità scientifica sia ascoltata dal governo. Quest’ultimo fattore incide nella relazione tra fiducia nella scienza e fiducia nel governo, premiando un modello di processo decisionale informato dalle evidenze scientifiche.

Visioni di scienza e fiducia nei vaccini

Valente Adriana;Tudisca Valentina
;
Claudia Pennacchiotti
2023

Abstract

In questo capitolo esploriamo il tema nella fiducia nella scienza a partire dal ruolo svolto dalla pandemia sulla propensione a vaccinarsi della popolazione europea e di Germania, Francia, Italia, Spagna, Polonia e Finlandia. Attraverso elaborazioni su dati di indagini internazionali, in particolare gli Eurobarometri sui vaccini e su Scienza e Tecnologia e il Wellcome Global Monitor, facciamo emergere alcune questioni legate alle relazioni tra scienza e società: dalla propensione a vaccinarsi alla relazione tra efficacia e sicurezza nella percezione dei vaccini, all’individuazione di diverse visioni di scienza nell’opinione pubblica, passando per la fiducia nella scienza e nelle istituzioni. Dall’analisi emerge che è sempre più forzato parlare di una generica fiducia nella scienza, a fronte dell’opportunità di riflettere su diversi immaginari legati all’universo scientifico. Risulta anche che in Italia l’esperienza del Covid-19 ha determinato una rottura con gli atteggiamenti verso i vaccini registrati pre-pandemia. L’analisi dei dati mostra inoltre le minoranze contrarie a vaccinarsi in una luce diversa rispetto alle narrazioni più diffuse sui media tradizionali. Le persone generalmente etichettate come “no-vax” condividono diverse opinioni, tra cui l’idea che i vaccini abbiano portato alla scomparsa di gravi malattie. L’esitanza vaccinale, inoltre, non è necessariamente legata a bassi livelli educativi: il livello educativo gioca un ruolo differente a seconda dei paesi. Per le persone contrarie a vaccinarsi contro il Covid-19 prevale inoltre un certo disorientamento sulle fonti informative di riferimento, terreno fertile per la disinformazione. Alcuni studi hanno rilevato un effetto positivo della situazione pandemica sulla fiducia nella scienza; la nostra analisi mostra che, diversamente dal caso del guadagno di fiducia nei vaccini, l’aumento di fiducia nella scienza si innesta su un trend che era già in salita; il ruolo dell’esperienza pandemica sulla fiducia nella scienza, seppur rilevante, va dunque ridimensionato. Nell’interrogarci sulla fiducia nella scienza abbiamo inoltre osservato l’e- mergere di due diverse visioni: una scienza “salvifica”, in grado di far diven- tare le risorse della terra inesauribili e di risolvere qualsiasi tipo di problema; e una scienza “tangibile”, che rende le nostre vite più semplici, confortevoli e sane e che nel complesso ha un impatto positivo sulla società. Da notare che i livelli educativi e di conoscenza scientifica incidono positivamente solo sul- la scienza tangibile. Se la scienza tangibile gode di elevati livelli di fiducia in tutti i paesi considerati, non si rinuncia ad abbandonarsi anche a una visione di scienza salvifica, soprattutto in Italia, Spagna e Polonia; in questi stessi paesi abbiamo rilevato anche diversi atteggiamenti comuni, tra cui minori istanze di partecipazione ai temi tecno-scientifici e una minore percezione che la comunità scientifica sia ascoltata dal governo. Quest’ultimo fattore incide nella relazione tra fiducia nella scienza e fiducia nel governo, premiando un modello di processo decisionale informato dalle evidenze scientifiche.
2023
Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali - IRPPS
fiducia, scienza, vaccini
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/518003
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