Francis Hofstein è un giovane medico quando nel 1964 incontra Lacan e decide di diventare analista. Partecipa così all’École Freudienne de Paris sin dal Maggio 68, in un periodo irripetibile nella storia della cultura europea. Il pensiero di Lacan e la prassi della sua Scuola si orientano verso il progetto del “ritorno a Freud”. Il rinnovamento della clinica e della didattica ridisegnano la cura, il divenire analista e la trasmissione dell’insegnamento psicoanalitico. La passe è il nome che Lacan dà a questo passaggio da analizzanti a psicoanalisti della Scuola, a questo complesso dispositivo fatto di nomine, sedute, commissioni, che avrebbe dovuto costruire qualcosa di nuovo rispetto a quella che era diventata la “Chiesa freudiana”. Ma lo scioglimento dell’École nel 1980 interrompe il tentativo. È un fallimento da archiviare? O uno spunto da riprendere? Una questione meramente tecnica? O la cifra di un modo di stare al mondo riscontrabile nelle più diverse esperienze umane? Intrecciando la sua vicenda personale al commento dei testi di Lacan, incrociando i dibattiti e le testimonianze degli analisti reduci dalla passe con quelle dei sopravvissuti ai campi di concentramento, Hofstein offre non solo un’invitante rilettura dell’opera di Lacan a uso degli analisi alle prime armi come di quelli più navigati, ma ci racconta una storia di incontri, scontri ed equivoci. Una storia di ribellione al padre e di donne che rivendicano di parlare a loro nome. La psicoanalisi e la sua storia come metodo di comprensione dei nostri conflitti e dei nostri legami con gli altri.

Jacques Lacan e la passe

Salvatore Prinzi
2021

Abstract

Francis Hofstein è un giovane medico quando nel 1964 incontra Lacan e decide di diventare analista. Partecipa così all’École Freudienne de Paris sin dal Maggio 68, in un periodo irripetibile nella storia della cultura europea. Il pensiero di Lacan e la prassi della sua Scuola si orientano verso il progetto del “ritorno a Freud”. Il rinnovamento della clinica e della didattica ridisegnano la cura, il divenire analista e la trasmissione dell’insegnamento psicoanalitico. La passe è il nome che Lacan dà a questo passaggio da analizzanti a psicoanalisti della Scuola, a questo complesso dispositivo fatto di nomine, sedute, commissioni, che avrebbe dovuto costruire qualcosa di nuovo rispetto a quella che era diventata la “Chiesa freudiana”. Ma lo scioglimento dell’École nel 1980 interrompe il tentativo. È un fallimento da archiviare? O uno spunto da riprendere? Una questione meramente tecnica? O la cifra di un modo di stare al mondo riscontrabile nelle più diverse esperienze umane? Intrecciando la sua vicenda personale al commento dei testi di Lacan, incrociando i dibattiti e le testimonianze degli analisti reduci dalla passe con quelle dei sopravvissuti ai campi di concentramento, Hofstein offre non solo un’invitante rilettura dell’opera di Lacan a uso degli analisi alle prime armi come di quelli più navigati, ma ci racconta una storia di incontri, scontri ed equivoci. Una storia di ribellione al padre e di donne che rivendicano di parlare a loro nome. La psicoanalisi e la sua storia come metodo di comprensione dei nostri conflitti e dei nostri legami con gli altri.
2021
Istituto per la Storia del Pensiero Filosofico e scientifico moderno - ISPF
9788871868301
Lacan; passe; psicoanalisi; scuola; potere; corpo; istituzione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/518736
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