L’autonomia decisionale delle macchine rappresenta una delle sfide più complesse e rilevanti nell’era dell’intelligenza artificiale (IA). Questo articolo analizza il tema a partire dal contesto tecnologico attuale, caratterizzato dall’esponenziale crescita nella disponibilità e nell’elaborazione dei dati, resa possibile dal progresso delle capacità computazionali e dalla riduzione dei relativi costi. L’articolo approfondisce i rischi e i vantaggi legati all’autonomia decisionale della macchina. Da un lato, emergono opportunità per delegare compiti ripetitivi o complessi, migliorando efficienza e produttività. Dall’altro, sorgono preoccupazioni legate alla libertà individuale, alla creazione di realtà fake e all’asimmetria informativa tra gli utenti e i detentori della tecnologia. La regolamentazione appare, quindi, cruciale per massimizzare i benefici dell’IA mitigandone al contempo i rischi. Nel contesto dell’Unione Europea, si evidenzia l’importanza di un approccio regolamentare bilanciato, basato su principi giuridici, fiducia tecnologica e strumenti technology-based, come la privacy by design e la sicurezza ex ante ed ex post. Parallelamente, si esplora il ruolo dell’etica come elemento di para-regolamentazione, capace di integrare il diritto e affrontare dilemmi morali posti dalle macchine autonome. Le conclusioni propongono un quadro normativo futuro che promuova una coesistenza sostenibile tra esseri umani e macchine, attraverso una governance multilaterale e un approccio multi-temporale, fondato sulla sinergia tra diritto, etica e tecnologia.

ALCUNE RIFLESSIONI SUL CONCETTO DI AUTONOMIA DECISIONALE DELLA MACCHINA E SULLE SUE IMPLICAZIONI REGOLAMENTARI

Ludovica De Benedetti
Ultimo
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2022

Abstract

L’autonomia decisionale delle macchine rappresenta una delle sfide più complesse e rilevanti nell’era dell’intelligenza artificiale (IA). Questo articolo analizza il tema a partire dal contesto tecnologico attuale, caratterizzato dall’esponenziale crescita nella disponibilità e nell’elaborazione dei dati, resa possibile dal progresso delle capacità computazionali e dalla riduzione dei relativi costi. L’articolo approfondisce i rischi e i vantaggi legati all’autonomia decisionale della macchina. Da un lato, emergono opportunità per delegare compiti ripetitivi o complessi, migliorando efficienza e produttività. Dall’altro, sorgono preoccupazioni legate alla libertà individuale, alla creazione di realtà fake e all’asimmetria informativa tra gli utenti e i detentori della tecnologia. La regolamentazione appare, quindi, cruciale per massimizzare i benefici dell’IA mitigandone al contempo i rischi. Nel contesto dell’Unione Europea, si evidenzia l’importanza di un approccio regolamentare bilanciato, basato su principi giuridici, fiducia tecnologica e strumenti technology-based, come la privacy by design e la sicurezza ex ante ed ex post. Parallelamente, si esplora il ruolo dell’etica come elemento di para-regolamentazione, capace di integrare il diritto e affrontare dilemmi morali posti dalle macchine autonome. Le conclusioni propongono un quadro normativo futuro che promuova una coesistenza sostenibile tra esseri umani e macchine, attraverso una governance multilaterale e un approccio multi-temporale, fondato sulla sinergia tra diritto, etica e tecnologia.
2022
Istituto di Studi Giuridici Internazionali - ISGI
978-88-15-29967-3
intelligenza artificiale, autonomia decisionale della macchina, governance, White Paper On Artificial Intelligence, GDPR
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/519602
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