Il Dossier Statistico Immigrazione 2015, per la prima volta realizzato in partenariato con la rivista interreligiosa Confronti e con il sostegno dei fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese, in collaborazione con l’UNAR, continua a proporsi come uno strumento di diffusione e analisi dei principali dati statistici sull’immigrazione.Come ogni anno, si parte dalla dimensione internazionale ed europea, oggi più che mai utile a collocare il caso italiano all’interno di uno scenario più ampio e articolato, per poi soffermarsi sull’Italia e su quanto accaduto nel corso del 2014: flussi migratori, residenti e soggiornanti, inserimento lavorativo e sociale, discriminazioni e pari opportunità, convivenza interreligiosa. A quest’ultimo aspetto, in particolare, è stato riservato uno specifico spazio di riflessione, nella consapevolezza che le migrazioni e la convivenza con i nuovi cittadini di origine immigrata possono arricchire e dare nuovo riconoscimento anche al pluralismo religioso del nostro paese.Completano il volume i consueti capitoli dedicati alle singole regioni.A contribuire alla realizzazione del volume sono intervenuti ricercatori ed esperti delle migrazioni di tutta Italia, coordinati dal Centro Studi e Ricerche IDOS e dalla rivista Confronti.Il Rapporto, pur riservando una speciale attenzione ai flussi di richiedenti asilo e profughi, per via della loro dimensione crescente e delle modalità di arrivo sempre più drammatiche, descrive l’Italia come un paese in cui l’immigrazione ha raggiunto uno stato avanzato di maturità.Lo attestano non solo i numeri relativi alla popolazione straniera residente (oltre 5 milioni) e alla sua articolazione interna (donne, minori, nuclei familiari, seconde generazioni), ma anche i numerosi ambiti in cui è visibile la presenza degli immigrati: scuola, sport, letteratura e arte, salute, mass-media, sindacati, patronati, rapporti con le banche e con il fisco, accesso alla casa, matrimoni e unioni miste. Non mancano dati e approfondimenti su aspetti problematici quali il carcere, i centri di trattenimento per migranti non regolari, il sistema di accoglienza per richiedenti asilo e per minori stranieri soli, le discriminazioni e il razzismo.L’obiettivo resta quello di far conoscere alla società civile le condizioni di vita degli immigrati e di dare alle istituzioni elementi utili a prendere le decisioni più adeguate.
Emigrazione italiana: aspetti statistici, culturali e sociali
Taddei L
2015
Abstract
Il Dossier Statistico Immigrazione 2015, per la prima volta realizzato in partenariato con la rivista interreligiosa Confronti e con il sostegno dei fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese, in collaborazione con l’UNAR, continua a proporsi come uno strumento di diffusione e analisi dei principali dati statistici sull’immigrazione.Come ogni anno, si parte dalla dimensione internazionale ed europea, oggi più che mai utile a collocare il caso italiano all’interno di uno scenario più ampio e articolato, per poi soffermarsi sull’Italia e su quanto accaduto nel corso del 2014: flussi migratori, residenti e soggiornanti, inserimento lavorativo e sociale, discriminazioni e pari opportunità, convivenza interreligiosa. A quest’ultimo aspetto, in particolare, è stato riservato uno specifico spazio di riflessione, nella consapevolezza che le migrazioni e la convivenza con i nuovi cittadini di origine immigrata possono arricchire e dare nuovo riconoscimento anche al pluralismo religioso del nostro paese.Completano il volume i consueti capitoli dedicati alle singole regioni.A contribuire alla realizzazione del volume sono intervenuti ricercatori ed esperti delle migrazioni di tutta Italia, coordinati dal Centro Studi e Ricerche IDOS e dalla rivista Confronti.Il Rapporto, pur riservando una speciale attenzione ai flussi di richiedenti asilo e profughi, per via della loro dimensione crescente e delle modalità di arrivo sempre più drammatiche, descrive l’Italia come un paese in cui l’immigrazione ha raggiunto uno stato avanzato di maturità.Lo attestano non solo i numeri relativi alla popolazione straniera residente (oltre 5 milioni) e alla sua articolazione interna (donne, minori, nuclei familiari, seconde generazioni), ma anche i numerosi ambiti in cui è visibile la presenza degli immigrati: scuola, sport, letteratura e arte, salute, mass-media, sindacati, patronati, rapporti con le banche e con il fisco, accesso alla casa, matrimoni e unioni miste. Non mancano dati e approfondimenti su aspetti problematici quali il carcere, i centri di trattenimento per migranti non regolari, il sistema di accoglienza per richiedenti asilo e per minori stranieri soli, le discriminazioni e il razzismo.L’obiettivo resta quello di far conoscere alla società civile le condizioni di vita degli immigrati e di dare alle istituzioni elementi utili a prendere le decisioni più adeguate.| File | Dimensione | Formato | |
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