Obiettivo del paper: Il lavoro ha l’obiettivo di analizzare i principali fattori - sia interni all’azienda (n° addetti, fatturato, competenze, investimenti in R&S) che esterni (collaborazione, fonti informative, finanziamenti pubblici) - che favoriscono lo sviluppo di attività innovative nelle PMI del settore agroalimentare. Metodologia: Sulla base di un framework teorico desunto dalla letteratura, è stata realizzata un’indagine empirica che ha coinvolto 122 PMI agroalimentari campane, scelte tra quelle appartenenti alle filiere pastaria, olivicola, lattiero-casearia e vitivinicola. I dati ottenuti sono stati successivamente elaborati attraverso la cluster analysis per rilevare il contributo di alcuni dei fattori alle modalità di innovazione delle PMI. Risultati: L’analisi ha permesso di individuare tre gruppi di imprese con differenti innovation patterns: Innovative e Collaborative (IC), Innovative e Non Collaborative (INC) e Non Innovative (NI). Dall’analisi dei dati emerge che i principali fattori discriminanti la capacità innovativa sono rappresentati dalla collaborazione con diversi stakeholder locali, dall’accesso a fonti informative e dal ricorso ai finanziamenti pubblici.
L'innovazione nelle piccole e medie imprese agroalimentari della Regione Campania
DE MARTINO, MARCELLA
Primo
Writing – Original Draft Preparation
;MAGNOTTI, FABIOSecondo
Membro del Collaboration Group
;SANTORO, LODOVICOUltimo
Membro del Collaboration Group
2018
Abstract
Obiettivo del paper: Il lavoro ha l’obiettivo di analizzare i principali fattori - sia interni all’azienda (n° addetti, fatturato, competenze, investimenti in R&S) che esterni (collaborazione, fonti informative, finanziamenti pubblici) - che favoriscono lo sviluppo di attività innovative nelle PMI del settore agroalimentare. Metodologia: Sulla base di un framework teorico desunto dalla letteratura, è stata realizzata un’indagine empirica che ha coinvolto 122 PMI agroalimentari campane, scelte tra quelle appartenenti alle filiere pastaria, olivicola, lattiero-casearia e vitivinicola. I dati ottenuti sono stati successivamente elaborati attraverso la cluster analysis per rilevare il contributo di alcuni dei fattori alle modalità di innovazione delle PMI. Risultati: L’analisi ha permesso di individuare tre gruppi di imprese con differenti innovation patterns: Innovative e Collaborative (IC), Innovative e Non Collaborative (INC) e Non Innovative (NI). Dall’analisi dei dati emerge che i principali fattori discriminanti la capacità innovativa sono rappresentati dalla collaborazione con diversi stakeholder locali, dall’accesso a fonti informative e dal ricorso ai finanziamenti pubblici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.