Il dibattito scientifico inerente la valutazione della didattica universitaria, basata sulla rilevazione della soddisfazione degli studenti mediante l’utilizzo di questionari che presentano item misurati su scale Likert, ha affrontato da anni il problema della possibile attribuzione di valori numerici a modalità di variabili ordinali in fase di analisi. La scelta della migliore procedura da adottare per il trattamento di variabili ordinali per fornire una misurazione della soddisfazione complessiva degli studenti rimane ancora oggi oggetto di studio. Un aspetto fondamentale dei processi di valutazione risiede, infatti, nell’individuazione di metodi di misura adeguati, in grado di tradurre l’informazione rilevata mediante un insieme di item multipli di natura ordinale, volti ad investigare aspetti parziali della soddisfazione, in una misura del concetto latente relativo alla soddisfazione complessiva dello studente. In tale ambito di ricerca, si è proceduto sia alla definizione di indicatori semplici e composti (Capursi, Porcu, 2001; Capursi, Librizzi, 2008; Cerchiello, Giudici, 2012) per sintetizzare le opinioni espresse dagli studenti rispetto alla didattica, sia all’utilizzo di modelli statistici (si rimanda ai volumi curati da Fabbris, 2006; Monari et al., 2009; Attanasio, Capursi, 2011; Crescenzi, Mignani 2014) per analizzare i fattori che influenzano l’opinione degli studenti rispetto al loro grado di soddisfazione per la didattica universitaria. L’obiettivo del presente contributo è individuare opportuni strumenti statistici da utilizzare nell’analisi della valutazione della didattica universitaria in grado di elaborare in maniera appropriata le risposte fornite dagli studenti al questionario proposto dall’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR) . Nello specifico, le procedure di analisi proposte rispondono a diversi obiettivi. In primo luogo, sono sfruttate le potenzialità dei modelli di Item Response Theory (IRT, Weiss,1991), e nello specifico il modello Graded Response Model (GRM, Samejima, 1969), dando particolare enfasi ai seguenti aspetti: i) valutazione dell’affidabilità dello strumento di rilevazione utilizzato, ii) posizionamento delle modalità di risposta degli item in una scala metrica in funzione dei valori soglia ottenuti dal modello per le k-1 categorie; iii) confronto tra i ranking degli insegnamenti a partire dai risultati ottenuti utilizzando i diversi criteri di sintesi per ciascun item; iv) utilizzo dei risultati del modello IRT per la stima dei parametri individuali che misurano la posizione degli studenti rispetto al tratto latente (soddisfazione complessiva per la didattica erogata). Le stime delle abilità individuali desunte dal modello IRT sono introdotte in una seconda fase come variabili dipendenti in un modello multilivello (Goldstein, 2011; Snjiders, Bosker, 2011) al fine di valutare l’effetto sulla soddisfazione individuale per la didattica, sia dell’appartenenza a gruppi di livello gerarchico superiore che accomunano studenti che condividono delle esperienze didattiche, sia dalle variabili introdotte a livello di studente, di insegnamento, di corso di studio, di dipartimento e di facoltà.
L'analisi dell'opinione degli studenti sulla didattica universitaria: potenzialità dei modelli IRT e dei modelli multilivello
PRIMERANO, ILARIA;
2016
Abstract
Il dibattito scientifico inerente la valutazione della didattica universitaria, basata sulla rilevazione della soddisfazione degli studenti mediante l’utilizzo di questionari che presentano item misurati su scale Likert, ha affrontato da anni il problema della possibile attribuzione di valori numerici a modalità di variabili ordinali in fase di analisi. La scelta della migliore procedura da adottare per il trattamento di variabili ordinali per fornire una misurazione della soddisfazione complessiva degli studenti rimane ancora oggi oggetto di studio. Un aspetto fondamentale dei processi di valutazione risiede, infatti, nell’individuazione di metodi di misura adeguati, in grado di tradurre l’informazione rilevata mediante un insieme di item multipli di natura ordinale, volti ad investigare aspetti parziali della soddisfazione, in una misura del concetto latente relativo alla soddisfazione complessiva dello studente. In tale ambito di ricerca, si è proceduto sia alla definizione di indicatori semplici e composti (Capursi, Porcu, 2001; Capursi, Librizzi, 2008; Cerchiello, Giudici, 2012) per sintetizzare le opinioni espresse dagli studenti rispetto alla didattica, sia all’utilizzo di modelli statistici (si rimanda ai volumi curati da Fabbris, 2006; Monari et al., 2009; Attanasio, Capursi, 2011; Crescenzi, Mignani 2014) per analizzare i fattori che influenzano l’opinione degli studenti rispetto al loro grado di soddisfazione per la didattica universitaria. L’obiettivo del presente contributo è individuare opportuni strumenti statistici da utilizzare nell’analisi della valutazione della didattica universitaria in grado di elaborare in maniera appropriata le risposte fornite dagli studenti al questionario proposto dall’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR) . Nello specifico, le procedure di analisi proposte rispondono a diversi obiettivi. In primo luogo, sono sfruttate le potenzialità dei modelli di Item Response Theory (IRT, Weiss,1991), e nello specifico il modello Graded Response Model (GRM, Samejima, 1969), dando particolare enfasi ai seguenti aspetti: i) valutazione dell’affidabilità dello strumento di rilevazione utilizzato, ii) posizionamento delle modalità di risposta degli item in una scala metrica in funzione dei valori soglia ottenuti dal modello per le k-1 categorie; iii) confronto tra i ranking degli insegnamenti a partire dai risultati ottenuti utilizzando i diversi criteri di sintesi per ciascun item; iv) utilizzo dei risultati del modello IRT per la stima dei parametri individuali che misurano la posizione degli studenti rispetto al tratto latente (soddisfazione complessiva per la didattica erogata). Le stime delle abilità individuali desunte dal modello IRT sono introdotte in una seconda fase come variabili dipendenti in un modello multilivello (Goldstein, 2011; Snjiders, Bosker, 2011) al fine di valutare l’effetto sulla soddisfazione individuale per la didattica, sia dell’appartenenza a gruppi di livello gerarchico superiore che accomunano studenti che condividono delle esperienze didattiche, sia dalle variabili introdotte a livello di studente, di insegnamento, di corso di studio, di dipartimento e di facoltà.File | Dimensione | Formato | |
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