A Tunisi l’arte non è imprigionata in un museo, ma scorre tumultuosa tra le vie, nei palazzi storici, sui muri delle moschee. Gli artisti tunisini contemporanei sono coinvolti in contesti globali sempre più dinamici, la complessità della loro espressione artistica, integra il locale e il globale evidenziando la fluidità delle influenze culturali e il trascendere delle frontiere geografiche. Attraverso la pratica artistica, si opera quella DissemiNazione di cui ci parla Homi Bhabha riprendendo un concetto di Jacques Derrida, che rende l’artista indipendente dal concetto stesso di nazione, consentendogli di muoversi liberamente nel luogo intermedio del confine, all’interno di quello che può essere definito il Terzo Spazio (Bhabha 2020). L’artista è al confine tra diversi mondi. E l’opera d’arte stessa si situa in un terzo spazio tra l’artista e il mondo-spettatore (Bhabha 1996). Questo terzo spazio non è solo un punto di intersezione, ma un luogo di transizione dinamico, dove avviene un continuo spostamento dei codici culturali e comunicativi. In cui i diversi sistemi di significazione si rimescolano, anche all’interno dello stesso sistema (Bhabha 2020) .
Fermenti. La Medina di Tunisi e l’Arte contemporanea
Rubera G.
2024
Abstract
A Tunisi l’arte non è imprigionata in un museo, ma scorre tumultuosa tra le vie, nei palazzi storici, sui muri delle moschee. Gli artisti tunisini contemporanei sono coinvolti in contesti globali sempre più dinamici, la complessità della loro espressione artistica, integra il locale e il globale evidenziando la fluidità delle influenze culturali e il trascendere delle frontiere geografiche. Attraverso la pratica artistica, si opera quella DissemiNazione di cui ci parla Homi Bhabha riprendendo un concetto di Jacques Derrida, che rende l’artista indipendente dal concetto stesso di nazione, consentendogli di muoversi liberamente nel luogo intermedio del confine, all’interno di quello che può essere definito il Terzo Spazio (Bhabha 2020). L’artista è al confine tra diversi mondi. E l’opera d’arte stessa si situa in un terzo spazio tra l’artista e il mondo-spettatore (Bhabha 1996). Questo terzo spazio non è solo un punto di intersezione, ma un luogo di transizione dinamico, dove avviene un continuo spostamento dei codici culturali e comunicativi. In cui i diversi sistemi di significazione si rimescolano, anche all’interno dello stesso sistema (Bhabha 2020) .| File | Dimensione | Formato | |
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