Il progetto BRiC 52 si propone di mettere a punto dei nuovi metodi per valutare l’esposizione professionale dei lavoratori agli inquinanti aerodispersi e per identificare eventuali nuovi indicatori precoci di effetto e di esposizione, coniugando tecniche innovative di monitoraggio ambientale, di biomonitoraggio e di elaborazione statistica dei dati. Dal punto di vista del monitoraggio ambientale, il progetto prevede misure a lungo termine effettuate simultaneamente nei diversi ambienti delle aziende selezionate in cui si effettuano lavorazioni con metalli pesanti. Tale approccio consente la mappatura delle concentrazioni di diverse sostanze chimiche potenzialmente dannose a cui i lavoratori sono esposti nelle aree degli stabilimenti. Il campionamento è rivolto al materiale particolato (particulate matter, PM) che rappresenta una matrice ambientale particolarmente complessa e ritenuta responsabile di seri danni per la salute. L’analisi chimica del PM prevede l’esecuzione di diverse tecniche analitiche che consentono la completa caratterizzazione delle sostanze presenti nella massa campionata e l’attribuzione delle singole sorgenti di emissione. Poiché l’esposizione complessiva di ogni individuo (esposoma) avviene anche all’esterno del luogo di lavoro, il monitoraggio ambientale verrà effettuato anche nell’area di residenza dei lavoratori.

Integrazione del monitoraggio ambientale e biologico per la valutazione dell’esposizione occupazionale ad agenti chimici e sua applicazione nel comparto della produzione di ceramiche artistiche e altre attività di lavorazione dei metalli Rapporto 1 anno

Cinzia Perrino
Project Administration
;
francesca marcovecchio
Project Administration
;
Catia Balducci;Marina Cerasa;Elena Rantica;Massimiliano Frattoni;Marco Giusto;Salvatore Pareti;Mattia Perilli;Tiziana Sargolini;Francesca Battistelli;Alfonso Valerio Ragazzo;Giulia Zazzu;Benedetta Giannelli Moneta
2024

Abstract

Il progetto BRiC 52 si propone di mettere a punto dei nuovi metodi per valutare l’esposizione professionale dei lavoratori agli inquinanti aerodispersi e per identificare eventuali nuovi indicatori precoci di effetto e di esposizione, coniugando tecniche innovative di monitoraggio ambientale, di biomonitoraggio e di elaborazione statistica dei dati. Dal punto di vista del monitoraggio ambientale, il progetto prevede misure a lungo termine effettuate simultaneamente nei diversi ambienti delle aziende selezionate in cui si effettuano lavorazioni con metalli pesanti. Tale approccio consente la mappatura delle concentrazioni di diverse sostanze chimiche potenzialmente dannose a cui i lavoratori sono esposti nelle aree degli stabilimenti. Il campionamento è rivolto al materiale particolato (particulate matter, PM) che rappresenta una matrice ambientale particolarmente complessa e ritenuta responsabile di seri danni per la salute. L’analisi chimica del PM prevede l’esecuzione di diverse tecniche analitiche che consentono la completa caratterizzazione delle sostanze presenti nella massa campionata e l’attribuzione delle singole sorgenti di emissione. Poiché l’esposizione complessiva di ogni individuo (esposoma) avviene anche all’esterno del luogo di lavoro, il monitoraggio ambientale verrà effettuato anche nell’area di residenza dei lavoratori.
2024
Istituto sull'Inquinamento Atmosferico - IIA
Rapporto intermedio di progetto
monitoraggio ambientale
particolato atmosferico
matrici biologiche
esposoma
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