L’ACCESSIBILITÀ DEL PATRIMONIO CULTURALE: PROFILI DI DIRITTO INTERNAZIONALE, EUROPEO E ITALIANO

Il capitolo è incentrato sul quadro normativo riguardante l’accessibilità e la fruibilità del patrimonio culturale da parte delle persone con disabilità e, più in generale, da parte di un’utenza ampliata che comprende tutti gli individui, i quali nel corso della propria vita possono sperimentare barriere di diversa natura che ostacolano la loro piena partecipazione alla vita sociale, inclusa quella culturale. Nel contributo si è inteso dar conto del sistema multilivello che, a livello giuridico, disciplina l’accessibilità, sottolineando in particolare come le fonti sovranazionali abbiano contribuito a sviluppare il diritto interno sempre più indirizzato a garantire il “diritto di accesso” dei disabili, anche al patrimonio culturale, in conformità a quanto richiesto dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (CRPD) del 2006 che ha fatto progredire la normativa in materia sia a livello europeo, essendo l’UE Parte contraente della CRPD dal 2011, sia a livello degli ordinamenti degli Stati Parti, inclusa l’Italia che ha ratificato la Convenzione ONU con Legge 18 del 3 marzo 2009.