Ever since the birth of Galician-Portuguese philology in the 19th century through eminent scholars such as Henry Lang, Ernesto Monaci, Oskar Nobiling and Carolina Michaëlis de Vasconcelos, scholars have been considering the possibility that elements in common might exist between the lyric poetry of the trobadores and their Gallo-Romance and Italo-Romance counterparts. The refran of one of the most famous cantigas, the “marinha” by Roi Fernandiz de Santiago, Quand’eu vejo las ondas (T 146,14), «Maldito sea ’l mare  / que mi faz tanto male!» has been repeatedly considered as related to a now lost Italian poem, a verse from which is mentioned in Giovanni Boccaccio’s Decamerone: «L’onda del mare mi fa sì gran male». In this paper, the case is reopened and all the witnesses are interrogated a second time, in order to reach a convincing verdict.

Sin dalla nascita della filologia gallego-portoghese nel XIX secolo per l’opera di eminenti studiosi come Henry Lang, Ernesto Monaci, Oskar Nobiling e Carolina Michaëlis de Vasconcelos, gli studiosi hanno preso in considerazione la possibilità che esistano elementi in comune tra la poesia lirica del trobadores e le loro controparti galloromanze e italoromanze. Il ritornello di una delle cantigas più famose, la “marinha” di Roi Fernandiz de Santiago, Quand’eu vejo las ondas (T 146,14), «Maldito sea ́ l mare / que mi faz tanto male!» è stato più volte considerato dipendente da una poesia italiana ormai perduta, un verso del quale è menzionato nel Decamerone di Giovanni Boccaccio: «L’onda del mare mi fa sì gran male». In questo articolo, il caso viene riaperto e tutti i testimoni vengono interrogati una seconda volta, al fine di raggiungere un verdetto convincente e d

Come nel mare l’onda

Larson P
2021

Abstract

Ever since the birth of Galician-Portuguese philology in the 19th century through eminent scholars such as Henry Lang, Ernesto Monaci, Oskar Nobiling and Carolina Michaëlis de Vasconcelos, scholars have been considering the possibility that elements in common might exist between the lyric poetry of the trobadores and their Gallo-Romance and Italo-Romance counterparts. The refran of one of the most famous cantigas, the “marinha” by Roi Fernandiz de Santiago, Quand’eu vejo las ondas (T 146,14), «Maldito sea ’l mare  / que mi faz tanto male!» has been repeatedly considered as related to a now lost Italian poem, a verse from which is mentioned in Giovanni Boccaccio’s Decamerone: «L’onda del mare mi fa sì gran male». In this paper, the case is reopened and all the witnesses are interrogated a second time, in order to reach a convincing verdict.
2021
Istituto Opera del Vocabolario Italiano - OVI
Sin dalla nascita della filologia gallego-portoghese nel XIX secolo per l’opera di eminenti studiosi come Henry Lang, Ernesto Monaci, Oskar Nobiling e Carolina Michaëlis de Vasconcelos, gli studiosi hanno preso in considerazione la possibilità che esistano elementi in comune tra la poesia lirica del trobadores e le loro controparti galloromanze e italoromanze. Il ritornello di una delle cantigas più famose, la “marinha” di Roi Fernandiz de Santiago, Quand’eu vejo las ondas (T 146,14), «Maldito sea ́ l mare / que mi faz tanto male!» è stato più volte considerato dipendente da una poesia italiana ormai perduta, un verso del quale è menzionato nel Decamerone di Giovanni Boccaccio: «L’onda del mare mi fa sì gran male». In questo articolo, il caso viene riaperto e tutti i testimoni vengono interrogati una seconda volta, al fine di raggiungere un verdetto convincente e d
Lirica medievale romanza, Lingua galego-portoghese, Italiano medievale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/534324
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