Al netto delle singole posizioni, delle discussioni ideali e della proposizione di diverse modalità esplicative e di valore, attorno alle quali doveva costruirsi il nuovo impianto della futura carta costituzionale, tra i e le costituenti di ogni ispirazione ideale e rappresentanza politica e partitica ci fu pressoché l’unanime consapevolezza, o meglio, scelta, che l’emigrazione rappresentasse nell’immediato l’unica soluzione possibile. In altre parole, che l’emigrazione fosse una dura ma indispensabile necessità per l’economia italiana. Su questo punto, Pasquale Saraceno, ideatore e anima di quella che diverrà la Svimez, nel 1947 aveva previsto nel quinquennio successivo (1948-1952) una forte ripresa dell’emigrazione, stimata in 640.000 partenze, per un rientro complessivo di 607 milioni di dollari in rimesse. Questa convinzione, al netto delle posizioni della Democrazia cristiana e del mondo liberale, fu avvalorata, da un lato, dalla mancata elaborazione di proposte alternative da parte dei partiti della sinistra italiana, e, allo stesso tempo, dai risultati che emersero dalle due relazioni sugli aspetti sociali dell’emigrazione in seno alla Commissione per lo studio dei problemi sul lavoro.

Una Repubblica fondata sull’emigrazione

Toni Ricciardi
2022

Abstract

Al netto delle singole posizioni, delle discussioni ideali e della proposizione di diverse modalità esplicative e di valore, attorno alle quali doveva costruirsi il nuovo impianto della futura carta costituzionale, tra i e le costituenti di ogni ispirazione ideale e rappresentanza politica e partitica ci fu pressoché l’unanime consapevolezza, o meglio, scelta, che l’emigrazione rappresentasse nell’immediato l’unica soluzione possibile. In altre parole, che l’emigrazione fosse una dura ma indispensabile necessità per l’economia italiana. Su questo punto, Pasquale Saraceno, ideatore e anima di quella che diverrà la Svimez, nel 1947 aveva previsto nel quinquennio successivo (1948-1952) una forte ripresa dell’emigrazione, stimata in 640.000 partenze, per un rientro complessivo di 607 milioni di dollari in rimesse. Questa convinzione, al netto delle posizioni della Democrazia cristiana e del mondo liberale, fu avvalorata, da un lato, dalla mancata elaborazione di proposte alternative da parte dei partiti della sinistra italiana, e, allo stesso tempo, dai risultati che emersero dalle due relazioni sugli aspetti sociali dell’emigrazione in seno alla Commissione per lo studio dei problemi sul lavoro.
2022
Istituto di Storia dell'Europa Mediterranea - ISEM
978-88-5522-306-5
Emigrazione italiana, Costituente, art.1 Costituzione, politica migratoria
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