Negli ultimi anni il sistema di welfare italiano è stato chiamato a rispondere a nuove vulnerabilità sociali determinate da una forte connessione tra nuovi rischi legati al ciclo di vita, dinamiche del mercato del lavoro e globalizzazione. In questo contesto l'Italia possiede, nella corsa alla transizione globale alla green economy e all'attuazione del PNRR, un vantaggio rispetto ad altri Stati per la storica presenza associativa territoriale che supporta il settore pubblico nel perseguimento di obiettivi di interesse generale. Molti autori hanno sottolineato l'importanza della dimensione locale delle decisioni politiche: attori coinvolti e attivi nei territori sono le dimensioni privilegiate in cui si sperimenta l'"innovazione sociale" e da cui scaturiscono gli impulsi più significativi per lo sviluppo sostenibile (Becattini 2016; Ferrera 2008; Kazepov 2010; Arlotti 2009). Sulla base di questo processo che spinge alla promozione e diffusione di un welfare di tipo comunitario il contributo analizzerà le pratiche di co-programmazione e co-progettazione avviate negli ultimi anni da numerosi enti locali regolamentate dal 'Codice del Terzo Settore' ed altre forme di intervento di cittadinanza attiva a sostegno dei bisogni sociali come i patti di collaborazione (Labsus), in particolare rispetto alla sfida della rigenerazione urbana. Attraverso la classificazione e le potenzialità di tali strumenti è possibile identificare un nuovo modello di welfare che si sta velocemente sviluppando in Italia. Inoltre, verranno esaminate alcune questioni teoriche ed empiriche correlate a tale ipotesi.

Pratiche di amministrazione condivisa per la rigenerazione urbana

Marco Marucci
Primo
Writing – Original Draft Preparation
2024

Abstract

Negli ultimi anni il sistema di welfare italiano è stato chiamato a rispondere a nuove vulnerabilità sociali determinate da una forte connessione tra nuovi rischi legati al ciclo di vita, dinamiche del mercato del lavoro e globalizzazione. In questo contesto l'Italia possiede, nella corsa alla transizione globale alla green economy e all'attuazione del PNRR, un vantaggio rispetto ad altri Stati per la storica presenza associativa territoriale che supporta il settore pubblico nel perseguimento di obiettivi di interesse generale. Molti autori hanno sottolineato l'importanza della dimensione locale delle decisioni politiche: attori coinvolti e attivi nei territori sono le dimensioni privilegiate in cui si sperimenta l'"innovazione sociale" e da cui scaturiscono gli impulsi più significativi per lo sviluppo sostenibile (Becattini 2016; Ferrera 2008; Kazepov 2010; Arlotti 2009). Sulla base di questo processo che spinge alla promozione e diffusione di un welfare di tipo comunitario il contributo analizzerà le pratiche di co-programmazione e co-progettazione avviate negli ultimi anni da numerosi enti locali regolamentate dal 'Codice del Terzo Settore' ed altre forme di intervento di cittadinanza attiva a sostegno dei bisogni sociali come i patti di collaborazione (Labsus), in particolare rispetto alla sfida della rigenerazione urbana. Attraverso la classificazione e le potenzialità di tali strumenti è possibile identificare un nuovo modello di welfare che si sta velocemente sviluppando in Italia. Inoltre, verranno esaminate alcune questioni teoriche ed empiriche correlate a tale ipotesi.
2024
Istituto di Ricerca sulla Crescita Economica Sostenibile - IRCrES
9788849881219
amministrazione condivisa; rigenerazione urbana; terzo settore; co-progettazione; innovazione sociale
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