In un periodo nel quale si va sempre più verso l’interoperabilità delle banche dati, in particolare di quelle letterarie, si pone il problema di ovviare al rischio di obsolescenza degli archivi testuali dei decenni precedenti, assicurando non solo la corretta migrazione dei dati nelle nuove piattaforme ospitanti, ma anche la loro persistenza digitale. È una questione che interessa l’Archivio della poesia italiana dell’Otto/Novecento, ideato negli anni ’80 da Giuseppe Savoca presso l’Università di Catania, a cui l’interazione tra gli elementi lemmatizzati e la loro codifica in XML-TEI offrirà continuità e nuove potenzialità di consultazione e interrogazione.
Conservazione e fruizione di banche dati letterarie: l'archivio della poesia italiana dell'Otto/Novecento di Giuseppe Savoca
Pietro Sichera
Co-primo
Writing – Review & Editing
2022
Abstract
In un periodo nel quale si va sempre più verso l’interoperabilità delle banche dati, in particolare di quelle letterarie, si pone il problema di ovviare al rischio di obsolescenza degli archivi testuali dei decenni precedenti, assicurando non solo la corretta migrazione dei dati nelle nuove piattaforme ospitanti, ma anche la loro persistenza digitale. È una questione che interessa l’Archivio della poesia italiana dell’Otto/Novecento, ideato negli anni ’80 da Giuseppe Savoca presso l’Università di Catania, a cui l’interazione tra gli elementi lemmatizzati e la loro codifica in XML-TEI offrirà continuità e nuove potenzialità di consultazione e interrogazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


