Il presente lavoro è frutto di una campagna di misure effettuata presso i centri riabilitativi INAIL (Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro) della Sicilia e con precisione nelle città di Palermo, Caltanissetta e Messina. L'obiettivo è valutare diverse apparecchiature di fisiokinesiterapia che emettono segnali complessi in grado di causare sovraesposizione del personale paramedico. Gli apparati elettromedicali valutati basano il loro principio di funzionamento su tecnologie differenti e grazie alla generazione di campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici a differenti frequenze e potenze mirano ad indurre un effetto terapeutico sul distretto trattato del paziente. La campagna di misure, oltre a limitarsi a valutare le emissioni dei singoli apparati, ricavando le distanze alle quali i lavoratori non subiscono sovraesposizioni (conformità dell’apparato), è stata un banco di prova per sviluppare, migliorare e testare protocolli specifichi e di facile utilizzo che agevolino il compito dei consulenti durante la valutazione dell'esposizione ai campi elettromagnetici (CEM). Le tipologie di apparati esaminati sono macchine per tecar terapia (emettono principalmente campo elettrico a circa 500 kHz), magnetoterapia (emettono principalmente campo magnetico in un range di frequenza di 50 ÷ 100 Hz) e radarterapia (emettono principalmente campo elettromagnetico a frequenze di qualche GHz). Nonostante la complessità delle variabili misurate, gli obiettivi pianificati vengono raggiunti sia in termini di procedure, sia di valutazione dell'esposizione.

Valutazione sperimentale dell'esposizione ai campi elettromagnetici dei lavoratori addetti all'uso delle apparecchiature elettromedicali in uso nei centri di riabilitazione

Comelli Moreno;
2024

Abstract

Il presente lavoro è frutto di una campagna di misure effettuata presso i centri riabilitativi INAIL (Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro) della Sicilia e con precisione nelle città di Palermo, Caltanissetta e Messina. L'obiettivo è valutare diverse apparecchiature di fisiokinesiterapia che emettono segnali complessi in grado di causare sovraesposizione del personale paramedico. Gli apparati elettromedicali valutati basano il loro principio di funzionamento su tecnologie differenti e grazie alla generazione di campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici a differenti frequenze e potenze mirano ad indurre un effetto terapeutico sul distretto trattato del paziente. La campagna di misure, oltre a limitarsi a valutare le emissioni dei singoli apparati, ricavando le distanze alle quali i lavoratori non subiscono sovraesposizioni (conformità dell’apparato), è stata un banco di prova per sviluppare, migliorare e testare protocolli specifichi e di facile utilizzo che agevolino il compito dei consulenti durante la valutazione dell'esposizione ai campi elettromagnetici (CEM). Le tipologie di apparati esaminati sono macchine per tecar terapia (emettono principalmente campo elettrico a circa 500 kHz), magnetoterapia (emettono principalmente campo magnetico in un range di frequenza di 50 ÷ 100 Hz) e radarterapia (emettono principalmente campo elettromagnetico a frequenze di qualche GHz). Nonostante la complessità delle variabili misurate, gli obiettivi pianificati vengono raggiunti sia in termini di procedure, sia di valutazione dell'esposizione.
2024
Istituto di Fisica Applicata - IFAC
Valutazione sperimentale dell'esposizione, Campi elettromagnetici, Apparecchiature elettromedicali
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/536401
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