Il presente lavoro è frutto di una campagna di misura mirata alla valutazione dell’esposizione ai campi elettromagnetici (CEM), generati dall’apparecchiatura radar, presente a bordo dell’imbarcazione G.C. B120 in uso alla Capitaneria di Porto di Roma. I radar (Radio Detection and Ranging) sono strumenti utilizzati per la localizzazione di oggetti che si trovano anche a distanze elevate, lavorano nel range di frequenza delle microonde, generalmente in banda X, e il loro funzionamento si basa sull’emissione di un treno di impulsi di breve durata. Tra un impulso ed il successivo il sistema trasmittente/ricevente è in grado di mettersi in ascolto di eventuali echi di ritorno. La localizzazione degli oggetti, chiamati tecnicamente “bersaglio”, avviene mediante l’irraggiamento direzionale di elevata energia elettromagnetica e attraverso l’osservazione degli echi di ritorno, che ne forniscono la distanza e la posizione rispetto ad una determinata direzione. In particolare, per questo progetto sono stati esaminati i CEM generati dall’apparato radar Furuno DRS4D-NXT, installato su battello, che emette in banda X. La complessità dei segnali emessi ha richiesto l’impiego di apparecchiature molto sofisticate con valutazioni a banda stretta. Altrettanto complesso è stato altresì il protocollo delle misure seguito, che ha dovuto tener conto di diversi parametri. Per tale motivo, la procedura descritta in questo lavoro vuole poter essere da esempio pratico per gli addetti del settore.
Valutazione sperimentale dell'esposizione dei lavoratori ai campi elettromagnetici generati dagli impianti radar presenti sulle motovedette della capitaneria di porto
Comelli Moreno;Zoppetti Nicola;
2024
Abstract
Il presente lavoro è frutto di una campagna di misura mirata alla valutazione dell’esposizione ai campi elettromagnetici (CEM), generati dall’apparecchiatura radar, presente a bordo dell’imbarcazione G.C. B120 in uso alla Capitaneria di Porto di Roma. I radar (Radio Detection and Ranging) sono strumenti utilizzati per la localizzazione di oggetti che si trovano anche a distanze elevate, lavorano nel range di frequenza delle microonde, generalmente in banda X, e il loro funzionamento si basa sull’emissione di un treno di impulsi di breve durata. Tra un impulso ed il successivo il sistema trasmittente/ricevente è in grado di mettersi in ascolto di eventuali echi di ritorno. La localizzazione degli oggetti, chiamati tecnicamente “bersaglio”, avviene mediante l’irraggiamento direzionale di elevata energia elettromagnetica e attraverso l’osservazione degli echi di ritorno, che ne forniscono la distanza e la posizione rispetto ad una determinata direzione. In particolare, per questo progetto sono stati esaminati i CEM generati dall’apparato radar Furuno DRS4D-NXT, installato su battello, che emette in banda X. La complessità dei segnali emessi ha richiesto l’impiego di apparecchiature molto sofisticate con valutazioni a banda stretta. Altrettanto complesso è stato altresì il protocollo delle misure seguito, che ha dovuto tener conto di diversi parametri. Per tale motivo, la procedura descritta in questo lavoro vuole poter essere da esempio pratico per gli addetti del settore.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


