Nell’ottobre 1652, al termine di un lungo assedio, Barcellona si arrese agli assalti delle truppe spagnole e accettò le condizioni di capitolazione dettate da Juan José de Austria, figlio naturale del sovrano Filippo IV nonché suo plenipotenziario in Catalogna. La riconquista della capitale catalana da parte regia segnò la fine della “Guerra dels Segadors” e, in ragione della sua risonanza, venne diffusamente celebrata nei domini ispanici. Sontuosi festeggiamenti furono allestiti anche nei territori italiani governati dalla Monarchia Cattolica, con programmi che prevedevano cerimonie religiose, tornei, balli, musiche e altre manifestazioni di pubblica esultanza. La celebrazioni cagliaritane sono note grazie a una rara “relación de sucesos”, edita nel volume, e il presente studio – basato prevalentemente su documentazione inedita – illustra il profilo e la carriera del suo promotore, il religioso aragonese Pedro Martínez Rubio, “visitador general del Real Patrimonio” sardo e futuro arcivescovo di Palermo.
Pedro Martínez Rubio e la "fianza" di Francisco Scarxoni
Cadeddu
2022
Abstract
Nell’ottobre 1652, al termine di un lungo assedio, Barcellona si arrese agli assalti delle truppe spagnole e accettò le condizioni di capitolazione dettate da Juan José de Austria, figlio naturale del sovrano Filippo IV nonché suo plenipotenziario in Catalogna. La riconquista della capitale catalana da parte regia segnò la fine della “Guerra dels Segadors” e, in ragione della sua risonanza, venne diffusamente celebrata nei domini ispanici. Sontuosi festeggiamenti furono allestiti anche nei territori italiani governati dalla Monarchia Cattolica, con programmi che prevedevano cerimonie religiose, tornei, balli, musiche e altre manifestazioni di pubblica esultanza. La celebrazioni cagliaritane sono note grazie a una rara “relación de sucesos”, edita nel volume, e il presente studio – basato prevalentemente su documentazione inedita – illustra il profilo e la carriera del suo promotore, il religioso aragonese Pedro Martínez Rubio, “visitador general del Real Patrimonio” sardo e futuro arcivescovo di Palermo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


