Il contributo in volume non possiede un abstract, ma il periodo che segue ne illustra i principali contenuti: La Land Degradation (LD) è stata recentemente inserita in un quadro definitorio ampio di natura prettamente ecologica che ha portato a indicarla come “la riduzione del valore economico dei servizi e dei beni ecosistemici erogati dal territorio a seguito di attività antropiche e/o dell’evoluzione biofisica naturale”. La LD rappresenta anche un’emergenza socio-e conomico-politica (conflitti per l’acqua, eco-rifugiati, sicurezza alimentare, etc.). Gli attuali modelli climatici prevedono sul medio-lungo periodo un aumento della frequenza e della durata dei periodi di siccità e una maggiore frequenza anche di piogge particolarmente intense e di breve durata in grado di provocare fenomeni di erosione. In conseguenza di questi ultimi, lo spessore del suolo diminuisce molto più velocemente di quanto non si riesca a compensare con i processi di pedogenesi. L’erosione diventa così un processo irreversibile che contribuisce in modo significativo alla LD. Molte regioni mediterranee e semiaride sono inclini a processi di LD anche a causa della diffusione di usi intensivi del suolo (ad esempio pascolo, agricoltura, ecc.). Queste forzanti antropiche insieme al cambiamento climatico possono innescare un feedback positivo che si autoalimenta. In questo contesto, il capitolo sulla LD tratta importanti argomenti, tra i quali il monitoraggio (compreso quello effettuato mediante osservazioni satellitari), i modelli per la stima della vulnerabilità alla land degradation e gli impatti del cambiamento climatico sul fenomeno. La costruzione di una base scientifica solida per comprendere e gestire la LD costituisce una sfida della ricerca ancora completamente aperta e il presente capitolo vuole essere una base di partenza utile per affrontare questa sfida.
Siccità e Land Degradation
Vito Imbrenda;Maria Adamo;Cristina Tarantino;Rosa Coluzzi;Mariagrazia D’Emilio;Maria Lanfredi;Caterina Samela;Tiziana Simoniello;Monica Garnier
2024
Abstract
Il contributo in volume non possiede un abstract, ma il periodo che segue ne illustra i principali contenuti: La Land Degradation (LD) è stata recentemente inserita in un quadro definitorio ampio di natura prettamente ecologica che ha portato a indicarla come “la riduzione del valore economico dei servizi e dei beni ecosistemici erogati dal territorio a seguito di attività antropiche e/o dell’evoluzione biofisica naturale”. La LD rappresenta anche un’emergenza socio-e conomico-politica (conflitti per l’acqua, eco-rifugiati, sicurezza alimentare, etc.). Gli attuali modelli climatici prevedono sul medio-lungo periodo un aumento della frequenza e della durata dei periodi di siccità e una maggiore frequenza anche di piogge particolarmente intense e di breve durata in grado di provocare fenomeni di erosione. In conseguenza di questi ultimi, lo spessore del suolo diminuisce molto più velocemente di quanto non si riesca a compensare con i processi di pedogenesi. L’erosione diventa così un processo irreversibile che contribuisce in modo significativo alla LD. Molte regioni mediterranee e semiaride sono inclini a processi di LD anche a causa della diffusione di usi intensivi del suolo (ad esempio pascolo, agricoltura, ecc.). Queste forzanti antropiche insieme al cambiamento climatico possono innescare un feedback positivo che si autoalimenta. In questo contesto, il capitolo sulla LD tratta importanti argomenti, tra i quali il monitoraggio (compreso quello effettuato mediante osservazioni satellitari), i modelli per la stima della vulnerabilità alla land degradation e gli impatti del cambiamento climatico sul fenomeno. La costruzione di una base scientifica solida per comprendere e gestire la LD costituisce una sfida della ricerca ancora completamente aperta e il presente capitolo vuole essere una base di partenza utile per affrontare questa sfida.File | Dimensione | Formato | |
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