Le città a lunga continuità di vita rappresentano certamente l’esempio più emblematico e maggiormente diffuso fra le differenti manifestazioni in cui paesaggio storico si declina nel territorio della nostra nazione. Si tratta, tuttavia, dell’esempio più complesso da definire per la stratificazione e la polisemia dei valori storico-culturali che gli sono propri e più difficile da gestire, richiedendo strategie di pianificazione volte a contemperare le spinte alla crescita urbana e all’ammodernamento infrastrutturale con le esigenze della tutela delle testimonianze materiali e immateriali insite nel patrimonio edilizio e storico-archeologico di una città. Solo una conoscenza precisa, affidabile, aggiornata e condivisa di un paesaggio storico ricostruito nella complessità dei suoi caratteri antropici e naturali può fornire uno strumento utile per ricondurre la complessità del reale in un insieme di elementi gestibili in una logica di sviluppo sostenibile e compartecipato. Il progetto OpenCiTy che l’Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali del Consiglio Nazionale delle Ricerche conduce da diversi anni nella città di Catania, mira a costruire, con una ricerca scientifica improntata ad una forte interdisciplinarietà, proprio tale base di conoscenza e a condividerla con l’intera comunità. Sfruttando le potenzialità dei moderni strumenti di rilievo topografico e restituzione digitale 3D dello spazio fisico, unite a risorse tecnologiche capaci di archiviare, gestire, interrogare ingenti quantità di dati nella loro esatta collocazione spaziale, oggi offerte da piattaforme GIS, WebGIS e modelli 3D costruiti secondo il paradigma dell’HBIM, diventa possibile superare i limiti di una tradizionale carta archeologica o di un piano regolatore, predisponendo un modello virtuale, copia esatta di quello reale, all’interno del quale generare nuova conoscenza capace non solo di coniugare micro e macro storia, ma anche di prevedere, simulandone i risultati e valutandone pertanto le conseguenze, l’esito futuro delle azioni intraprese.
OpenCity. Dal paesaggio storico alla conoscenza condivisa. Strumenti tecnologici e strategie per uno sviluppo urbano compartecipato
Mazzaglia A.;Malfitana D.Relatore interno
2021
Abstract
Le città a lunga continuità di vita rappresentano certamente l’esempio più emblematico e maggiormente diffuso fra le differenti manifestazioni in cui paesaggio storico si declina nel territorio della nostra nazione. Si tratta, tuttavia, dell’esempio più complesso da definire per la stratificazione e la polisemia dei valori storico-culturali che gli sono propri e più difficile da gestire, richiedendo strategie di pianificazione volte a contemperare le spinte alla crescita urbana e all’ammodernamento infrastrutturale con le esigenze della tutela delle testimonianze materiali e immateriali insite nel patrimonio edilizio e storico-archeologico di una città. Solo una conoscenza precisa, affidabile, aggiornata e condivisa di un paesaggio storico ricostruito nella complessità dei suoi caratteri antropici e naturali può fornire uno strumento utile per ricondurre la complessità del reale in un insieme di elementi gestibili in una logica di sviluppo sostenibile e compartecipato. Il progetto OpenCiTy che l’Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali del Consiglio Nazionale delle Ricerche conduce da diversi anni nella città di Catania, mira a costruire, con una ricerca scientifica improntata ad una forte interdisciplinarietà, proprio tale base di conoscenza e a condividerla con l’intera comunità. Sfruttando le potenzialità dei moderni strumenti di rilievo topografico e restituzione digitale 3D dello spazio fisico, unite a risorse tecnologiche capaci di archiviare, gestire, interrogare ingenti quantità di dati nella loro esatta collocazione spaziale, oggi offerte da piattaforme GIS, WebGIS e modelli 3D costruiti secondo il paradigma dell’HBIM, diventa possibile superare i limiti di una tradizionale carta archeologica o di un piano regolatore, predisponendo un modello virtuale, copia esatta di quello reale, all’interno del quale generare nuova conoscenza capace non solo di coniugare micro e macro storia, ma anche di prevedere, simulandone i risultati e valutandone pertanto le conseguenze, l’esito futuro delle azioni intraprese.| File | Dimensione | Formato | |
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