Questo articolo argomenta a favore di un dovere morale individuale di partecipare – e, più in generale, di contribuire – alla ricerca scientifica. Come mostrerò, tale dovere è però significativamente diverso da quello che John Harris ha proposto in una serie di articoli su questo tema. Nello specifico, secondo la proposta che articolerò, tale dovere può essere scomposto in almeno tre doveri parzialmente sovrapponibili. Il primo equivale a un generale dovere di contribuire alla ricerca per ragioni di equità. Questo dovere può giustificare un obbligo morale a partecipare alla ricerca in prima persona, ma solo in condizioni di emergenza quando il numero di volontari e volontarie è insufficiente per condurre ricerche particolarmente importanti. Il secondo dovere equivale invece a un generale dovere di contribuire alla ricerca per ragioni di beneficenza e può essere concepito come un dovere morale imperfetto in senso kantiano. Tale dovere può essere soddisfatto partecipando alla ricerca scientifica ma anche in altri modi, ad esempio agendo per ridurre la povertà estrema. Infine, il terzo dovere si basa invece su considerazioni di beneficenza relative al «dovere di facile soccorso». Quest’ultimo dovere prevede l’obbligo morale di contribuire alla ricerca qualora i costi e i rischi siano minimi per l’agente e può essere concepito come un dovere prima facie, e cioè come un dovere da rispettare a meno di avere buone ragioni per agire altrimenti.

IL DOVERE MORALE DI CONTRIBUIRE ALLA RICERCA SCIENTIFICA: UNA PROPOSTA

marco annoni
2023

Abstract

Questo articolo argomenta a favore di un dovere morale individuale di partecipare – e, più in generale, di contribuire – alla ricerca scientifica. Come mostrerò, tale dovere è però significativamente diverso da quello che John Harris ha proposto in una serie di articoli su questo tema. Nello specifico, secondo la proposta che articolerò, tale dovere può essere scomposto in almeno tre doveri parzialmente sovrapponibili. Il primo equivale a un generale dovere di contribuire alla ricerca per ragioni di equità. Questo dovere può giustificare un obbligo morale a partecipare alla ricerca in prima persona, ma solo in condizioni di emergenza quando il numero di volontari e volontarie è insufficiente per condurre ricerche particolarmente importanti. Il secondo dovere equivale invece a un generale dovere di contribuire alla ricerca per ragioni di beneficenza e può essere concepito come un dovere morale imperfetto in senso kantiano. Tale dovere può essere soddisfatto partecipando alla ricerca scientifica ma anche in altri modi, ad esempio agendo per ridurre la povertà estrema. Infine, il terzo dovere si basa invece su considerazioni di beneficenza relative al «dovere di facile soccorso». Quest’ultimo dovere prevede l’obbligo morale di contribuire alla ricerca qualora i costi e i rischi siano minimi per l’agente e può essere concepito come un dovere prima facie, e cioè come un dovere da rispettare a meno di avere buone ragioni per agire altrimenti.
2023
Centro Interdipartimentale per l'Etica e l'Integrità nella Ricerca
Etica della ricerca, Dovere Morale, Bioetica, Etica Medica, Giustizia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/539137
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