L'Acquedotto Pugliese per la sua estensione e capacità è considerato uno straordinario esempio di ingegneria idraulica ed è il più grande acquedotto d'Europa e tra i primi del mondo; ha rappresentato per la Puglia e per la sua gente il principale elemento di rinascita civile. Il contributo si pone come obiettivo, attraverso lo studio del ricco patrimonio documentale conservato presso l’archivio d’impresa dell’Ente Autonomo Acquedotto Pugliese (EAAP), quello di fare conoscere, anche attraverso sopralluoghi in sito, il peculiare patrimonio di archeologia industriale lasciato sul territorio pugliese. Con l’opera di patrimonializzazione si è dato un valore patrimoniale ai siti, affinché vengano riconosciuti, dalle comunità locali e dalle istituzioni, meritevoli di recupero e conservazione. Si auspica che sia questi studi, sia il processo di patrimonializzazione avviati in questi anni su diversi siti, siano forieri di buoni risultati come, in alcuni casi, è già accaduto. La ricerca è originale, perché mai si è parlato di questi beni come appartenenti al patrimonio industriale nazionale
Il patrimonio storico archivistico dell’Acquedotto Pugliese come fonte documentale per la conoscenza, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio industriale dismesso (Italia, Puglia)
Monte A.
2024
Abstract
L'Acquedotto Pugliese per la sua estensione e capacità è considerato uno straordinario esempio di ingegneria idraulica ed è il più grande acquedotto d'Europa e tra i primi del mondo; ha rappresentato per la Puglia e per la sua gente il principale elemento di rinascita civile. Il contributo si pone come obiettivo, attraverso lo studio del ricco patrimonio documentale conservato presso l’archivio d’impresa dell’Ente Autonomo Acquedotto Pugliese (EAAP), quello di fare conoscere, anche attraverso sopralluoghi in sito, il peculiare patrimonio di archeologia industriale lasciato sul territorio pugliese. Con l’opera di patrimonializzazione si è dato un valore patrimoniale ai siti, affinché vengano riconosciuti, dalle comunità locali e dalle istituzioni, meritevoli di recupero e conservazione. Si auspica che sia questi studi, sia il processo di patrimonializzazione avviati in questi anni su diversi siti, siano forieri di buoni risultati come, in alcuni casi, è già accaduto. La ricerca è originale, perché mai si è parlato di questi beni come appartenenti al patrimonio industriale nazionale| File | Dimensione | Formato | |
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