L’intero percorso della ricerca archeologica, nella sua aspirazione alla ricostruzione delle società del passato attraverso le testimonianze materiali giunte fino a noi, può essere sintetizzato fra gli estremi della raccolta di dati e della produzione di ricostruzioni storiche. In questo delicato processo interpretativo, dove una costante tensione verso l’obiettività deve inevitabilmente scendere a compromessi con la soggettività del ricercatore, immerso in un contesto storico-culturale dal quale deriva innumerevoli condizionamenti, un posto di rilievo assumono le metodologie di documentazione e le teorie interpretative. In tale prospettiva alla documentazione archeologica spetta un ruolo centrale, in quanto da essa dipende la reale possibilità di ottenere “dati”, ovvero oggetti di analisi e speculazione intellettuale, a partire da “record archeologici” intesi come realtà in sé inconoscibile, se non attraverso il filtro di una comprensione storicamente e culturalmente determinata. Fra i vari contesti oggetto di documentazione lo scavo archeologico, con l’irreversibilità delle sue azioni e con la perdita inevitabile di dati che comporta, rappresenta certamente quello più interessante e complesso. La definizione delle procedure e delle norme da seguire per la sua documentazione assume, pertanto, un ruolo cruciale per la buona riuscita di una qualsiasi indagine. Il capitolo, mettendo a confronto le metodologie e gli strumenti adoperati dai due differenti gruppi di ricerca coinvolti in Archeofish per la documentazione dello scavo archeologico, illustra i risultati conseguiti in un processo di mediazione che ha avuto come obiettivo la conciliazione di tradizioni, metodologie e strumenti differenti e di cui l’apparato schedografico adottato per la documentazione di Archeofish rappresenta l’esito finale. La progettazione e realizzazione di un sistema informativo per la gestione, l’analisi e la condivisione, all’interno del gruppo di ricerca, di dati e informazioni prodotti dall’attività di studio e di indagine archeologica costituisce un’ulteriore dimostrazione della profonda attenzione assunta all’interno del progetto per i processi di documentazione. Il sistema informativo di Archeofish, raccogliendo l’esperienza maturata dal team dell’ISPC-CNR di Catania nella598 progettazione e realizzazione di banche dati per la gestione del dato storico-archeologico, si basa sul database geospaziale Archeofinds, che permette di archiviare, gestire e analizzare molteplici tipologie di dati inerenti il patrimonio culturale. Già ampiamente impiegato in diversi progetti di ricerca, sia in ambito urbano, che extraurbano, il database Archeofinds, integrato all’interno di un ambiente GIS accessibile in remoto, ha dato ottimi risultati nell’impiego non solo come strumento di archiviazione e gestione, ma anche come supporto decisionale in ambiti come la tutela e la pianificazione urbana e territoriale, con ricadute positive anche in termini di valorizzazione e comunicazione dei risultati. La sua estensione alla gestione dei dati di Archeofish rappresenta un’opportunità di estrema importanza in vista della creazione di un modello di raccolta e gestione di dati unitario capace di mettere a confronto differenti contesti siciliani (città, siti rurali, impianti produttivi) nella loro evoluzione storica e nei loro rapporti spaziali
Lab Archeofish: archiviare, analizzare, condividere. Strategie di documentazione e informatizzazione del dato, fra scavo archeologico ed esperienza internazionale
Mazzaglia A.
2021
Abstract
L’intero percorso della ricerca archeologica, nella sua aspirazione alla ricostruzione delle società del passato attraverso le testimonianze materiali giunte fino a noi, può essere sintetizzato fra gli estremi della raccolta di dati e della produzione di ricostruzioni storiche. In questo delicato processo interpretativo, dove una costante tensione verso l’obiettività deve inevitabilmente scendere a compromessi con la soggettività del ricercatore, immerso in un contesto storico-culturale dal quale deriva innumerevoli condizionamenti, un posto di rilievo assumono le metodologie di documentazione e le teorie interpretative. In tale prospettiva alla documentazione archeologica spetta un ruolo centrale, in quanto da essa dipende la reale possibilità di ottenere “dati”, ovvero oggetti di analisi e speculazione intellettuale, a partire da “record archeologici” intesi come realtà in sé inconoscibile, se non attraverso il filtro di una comprensione storicamente e culturalmente determinata. Fra i vari contesti oggetto di documentazione lo scavo archeologico, con l’irreversibilità delle sue azioni e con la perdita inevitabile di dati che comporta, rappresenta certamente quello più interessante e complesso. La definizione delle procedure e delle norme da seguire per la sua documentazione assume, pertanto, un ruolo cruciale per la buona riuscita di una qualsiasi indagine. Il capitolo, mettendo a confronto le metodologie e gli strumenti adoperati dai due differenti gruppi di ricerca coinvolti in Archeofish per la documentazione dello scavo archeologico, illustra i risultati conseguiti in un processo di mediazione che ha avuto come obiettivo la conciliazione di tradizioni, metodologie e strumenti differenti e di cui l’apparato schedografico adottato per la documentazione di Archeofish rappresenta l’esito finale. La progettazione e realizzazione di un sistema informativo per la gestione, l’analisi e la condivisione, all’interno del gruppo di ricerca, di dati e informazioni prodotti dall’attività di studio e di indagine archeologica costituisce un’ulteriore dimostrazione della profonda attenzione assunta all’interno del progetto per i processi di documentazione. Il sistema informativo di Archeofish, raccogliendo l’esperienza maturata dal team dell’ISPC-CNR di Catania nella598 progettazione e realizzazione di banche dati per la gestione del dato storico-archeologico, si basa sul database geospaziale Archeofinds, che permette di archiviare, gestire e analizzare molteplici tipologie di dati inerenti il patrimonio culturale. Già ampiamente impiegato in diversi progetti di ricerca, sia in ambito urbano, che extraurbano, il database Archeofinds, integrato all’interno di un ambiente GIS accessibile in remoto, ha dato ottimi risultati nell’impiego non solo come strumento di archiviazione e gestione, ma anche come supporto decisionale in ambiti come la tutela e la pianificazione urbana e territoriale, con ricadute positive anche in termini di valorizzazione e comunicazione dei risultati. La sua estensione alla gestione dei dati di Archeofish rappresenta un’opportunità di estrema importanza in vista della creazione di un modello di raccolta e gestione di dati unitario capace di mettere a confronto differenti contesti siciliani (città, siti rurali, impianti produttivi) nella loro evoluzione storica e nei loro rapporti spaziali| File | Dimensione | Formato | |
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