La dimensione del sé, di ciò che siamo per caratteristiche innate, del contesto in cui viviamo e per ciò che ci sentiamo, o meglio vogliamo sentirci guardandoci riflessi negli occhi degli altri, è quanto di più malleabile ci sia oggi osservando il mondo dell’adolescenza. È comunque oramai dalla seconda metà del ’900 che in campo scientifico è matura la consapevolezza che l’identità non sia un costrutto stabile, ma al contrario dinamico, composito e variabile, in continuo adattamento agli stimoli circostanti1. L’identità poggia infatti per lo più su autorappresentazioni di noi stessi, che sono fortemente influenzate dal contesto sociale. Se dunque da una parte il sé non può essere più interpretato come la sintesi di attributi individualizzati e per di più stabili spazio-temporalmente2, dall’altra la sua solidità è oggi rimessa ai grandi mutamenti comportamentali dovuti alla graduale trasposizione dell’intersoggettività umana in ambiente virtuale, dove l’autenticità delle rappresentazioni sociali tocca i minimi storici finora conosciuti.

I nuovi hikikomori. Identità mutevoli e pratiche di abbondando della socialità

Antonio Tintori
Primo
2025

Abstract

La dimensione del sé, di ciò che siamo per caratteristiche innate, del contesto in cui viviamo e per ciò che ci sentiamo, o meglio vogliamo sentirci guardandoci riflessi negli occhi degli altri, è quanto di più malleabile ci sia oggi osservando il mondo dell’adolescenza. È comunque oramai dalla seconda metà del ’900 che in campo scientifico è matura la consapevolezza che l’identità non sia un costrutto stabile, ma al contrario dinamico, composito e variabile, in continuo adattamento agli stimoli circostanti1. L’identità poggia infatti per lo più su autorappresentazioni di noi stessi, che sono fortemente influenzate dal contesto sociale. Se dunque da una parte il sé non può essere più interpretato come la sintesi di attributi individualizzati e per di più stabili spazio-temporalmente2, dall’altra la sua solidità è oggi rimessa ai grandi mutamenti comportamentali dovuti alla graduale trasposizione dell’intersoggettività umana in ambiente virtuale, dove l’autenticità delle rappresentazioni sociali tocca i minimi storici finora conosciuti.
2025
Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali - IRPPS
hikikomori, ritiro sociale, iperconnessione, disagio, identità
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/542342
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