I geminivirus sono un vasto gruppo di virus a DNA circolare responsabili di gravi malattie a carico di diverse colture, tra cui appunto il pomodoro e le cucurbitacee. La sindrome dell’accartocciamento fogliare giallo del pomodoro (TYLCD – tomato yellow leaf curl disease) è causata in Italia da almeno due geminivirus: il tomato yellow leaf curl Sardinia virus (TYLCSV), presente in Sicilia sin dalla fine degli anni ‘80, e il tomato yellow leaf curl virus (TYLCV), proveniente dal Medio Oriente e presente in Sicilia dal 2002. Attualmente, TYLCD rappresenta una delle malattie più distruttive del pomodoro, almeno nel bacino del Mediterraneo. Per quanto riguarda le cucurbitacee, il geminivirus più importante è tomato leaf curl New Delhi virus (ToLCNDV) che, dopo la sua prima segnalazione in Spagna nel 2012, si è propagato velocemente in Tunisia, Italia e Marocco. Nelle regioni orientali del Mediterraneo sono in agguato altri geminivirus che infettano cucurbitacee e pomodoro, in particolare squash leaf curl virus (SLCuV) e watermelon chlorotic stunt virus (WmCSV); questi patogeni non sono ancora stati rilevati in Italia, ma, essendo trasmessi dalla mosca bianca Bemisia tabaci (Hemiptera: Aleyrodidae), endemica in tutto il Mediterraneo, vi è un rischio concreto che essi si diffondano in altre regioni, compresa l’Italia, aggravando ulteriormente le problematiche fitopatologiche presenti. Infine, in Marocco, Giordania e Tunisia, ma non ancora in Italia, è stato rilevato anche un geminivirus alquanto polifago, il chickpea chlorotic dwarf virus (CpCDV), trasmesso invece da cicadellidi. La virulenza dei geminivirus può essere aumentata drammaticamente dalla compresenza di betasatelliti, molecole di DNA circolare che dipendono per la loro sopravvivenza da un geminivirus ‘helper’ (‘aiutante’) e che sono stati finora rilevati solo nelle aree del Mediterraneo orientale. Alla luce di tutto ciò, è estremamente importante per il settore dell‘orticoltura conoscere la situazione in Italia relativa a tutte queste minacce. Nell'ambito del progetto GeMed in Italia abbiamo affrontato il monitoraggio dei geminivirus, la ricerca del vettore di CpCDV e l'insorgenza di epidemie da TYLC disease virus nei territori di Sicilia e Campania. Inoltre abbiamo affrontato il problema della ricerca di resistenza/tolleranza a ToLCNDV in zucchino con metodo classico e innovativo (RNA vaccination).
Uno scudo a protezione di geminivirus invasivi
Anna Maria Vaira
Primo
Funding Acquisition
;Silvia RotunnoMembro del Collaboration Group
;Fulco FrascatiMembro del Collaboration Group
;Laura MiozziMembro del Collaboration Group
;Umberto BernardoMembro del Collaboration Group
;Francesco NugnesMembro del Collaboration Group
;Daniele MarianMembro del Collaboration Group
;Salvatore DavinoMembro del Collaboration Group
;Emanuela Noris;Gian Paolo Accotto. ;Slavica Matić
2025
Abstract
I geminivirus sono un vasto gruppo di virus a DNA circolare responsabili di gravi malattie a carico di diverse colture, tra cui appunto il pomodoro e le cucurbitacee. La sindrome dell’accartocciamento fogliare giallo del pomodoro (TYLCD – tomato yellow leaf curl disease) è causata in Italia da almeno due geminivirus: il tomato yellow leaf curl Sardinia virus (TYLCSV), presente in Sicilia sin dalla fine degli anni ‘80, e il tomato yellow leaf curl virus (TYLCV), proveniente dal Medio Oriente e presente in Sicilia dal 2002. Attualmente, TYLCD rappresenta una delle malattie più distruttive del pomodoro, almeno nel bacino del Mediterraneo. Per quanto riguarda le cucurbitacee, il geminivirus più importante è tomato leaf curl New Delhi virus (ToLCNDV) che, dopo la sua prima segnalazione in Spagna nel 2012, si è propagato velocemente in Tunisia, Italia e Marocco. Nelle regioni orientali del Mediterraneo sono in agguato altri geminivirus che infettano cucurbitacee e pomodoro, in particolare squash leaf curl virus (SLCuV) e watermelon chlorotic stunt virus (WmCSV); questi patogeni non sono ancora stati rilevati in Italia, ma, essendo trasmessi dalla mosca bianca Bemisia tabaci (Hemiptera: Aleyrodidae), endemica in tutto il Mediterraneo, vi è un rischio concreto che essi si diffondano in altre regioni, compresa l’Italia, aggravando ulteriormente le problematiche fitopatologiche presenti. Infine, in Marocco, Giordania e Tunisia, ma non ancora in Italia, è stato rilevato anche un geminivirus alquanto polifago, il chickpea chlorotic dwarf virus (CpCDV), trasmesso invece da cicadellidi. La virulenza dei geminivirus può essere aumentata drammaticamente dalla compresenza di betasatelliti, molecole di DNA circolare che dipendono per la loro sopravvivenza da un geminivirus ‘helper’ (‘aiutante’) e che sono stati finora rilevati solo nelle aree del Mediterraneo orientale. Alla luce di tutto ciò, è estremamente importante per il settore dell‘orticoltura conoscere la situazione in Italia relativa a tutte queste minacce. Nell'ambito del progetto GeMed in Italia abbiamo affrontato il monitoraggio dei geminivirus, la ricerca del vettore di CpCDV e l'insorgenza di epidemie da TYLC disease virus nei territori di Sicilia e Campania. Inoltre abbiamo affrontato il problema della ricerca di resistenza/tolleranza a ToLCNDV in zucchino con metodo classico e innovativo (RNA vaccination).| File | Dimensione | Formato | |
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