Il progetto di ricerca Vocabolario di Boccaccio Online - VocaBO mira a realizzare il primo vocabolario in formato digitale e liberamente accessibile in rete delle opere in volgare di Giovanni Boccaccio, a partire dal Decameron. Il progetto si fonda sulla stretta sinergia di due domini del sapere: da una parte quello linguistico, che presiede alla redazione delle voci lessicografiche; dall’altra quello computazionale, che rende disponibili risorse tecnologiche e standard a supporto dell’attività di redazione. In occasione del Seminario, abbiamo illustrato il contributo computazionale del CNR-ILC nell’ambito del VocaBO, descrivendo sinteticamente Maia, un nuovo strumento web per la lessicografia digitale che permette, oltre alla creazione di voci lessicografiche, l’annotazione multilivello di testi e la possibilità di collegare direttamente testo e voci. Questo strumento, realizzato dal gruppo di ricerca KLAB (Knowledge, Lexica & Applications Bridging), ha l’obiettivo di offrire un ambiente di lavoro integrato, incorporando molteplici funzionalità che tradizionalmente sono affidate a software diversi e separati. Maia (già adottato anche in altri progetti di ricerca) per le esigenze specifiche del VocaBO è stato arricchito con un insieme di funzionalità espressamente mirate alla fruizione delle opere di Boccaccio e alla redazione delle voci lessicografiche. Per il VocaBO è stato creato, per esempio, un apposito pannello di ricerca sul testo, con visualizzazione in formato KWIC delle occorrenze (token) in contesti di ampiezza modulabile e con la possibilità di accedere, da qui, al testo completo dell’opera in oggetto. Quest’ultimo, leggibile con scorrimento continuo (dunque senza alcuna interruzione), può essere annotato in modo completamente personalizzabile in termini di livelli e granularità, consentendo anche il collegamento tra i token di una voce e i relativi significati. Per quanto riguarda poi la gestione del lessico, alcuni pannelli permettono la registrazione delle forme e delle accezioni dei lessemi, nonché la formalizzazione delle loro relazioni semantiche; altri pannelli supportano invece la creazione e la descrizione delle voci (piene o di rinvio) secondo il set di informazioni ritenute sensibili per lo studio del vocabolario di Boccaccio. Così, è possibile registrare in quale delle opere boccacciane compaia una voce per la prima volta, il numero delle sue occorrenze nel Decameron e nelle altre opere, la sua etimologia e altri dati notevoli.
MAIA. Uno strumento per la lessicografia digitale al servizio del Vocabolario di Boccaccio Online (VocaBO)
Mafalda Papini
Primo
2025
Abstract
Il progetto di ricerca Vocabolario di Boccaccio Online - VocaBO mira a realizzare il primo vocabolario in formato digitale e liberamente accessibile in rete delle opere in volgare di Giovanni Boccaccio, a partire dal Decameron. Il progetto si fonda sulla stretta sinergia di due domini del sapere: da una parte quello linguistico, che presiede alla redazione delle voci lessicografiche; dall’altra quello computazionale, che rende disponibili risorse tecnologiche e standard a supporto dell’attività di redazione. In occasione del Seminario, abbiamo illustrato il contributo computazionale del CNR-ILC nell’ambito del VocaBO, descrivendo sinteticamente Maia, un nuovo strumento web per la lessicografia digitale che permette, oltre alla creazione di voci lessicografiche, l’annotazione multilivello di testi e la possibilità di collegare direttamente testo e voci. Questo strumento, realizzato dal gruppo di ricerca KLAB (Knowledge, Lexica & Applications Bridging), ha l’obiettivo di offrire un ambiente di lavoro integrato, incorporando molteplici funzionalità che tradizionalmente sono affidate a software diversi e separati. Maia (già adottato anche in altri progetti di ricerca) per le esigenze specifiche del VocaBO è stato arricchito con un insieme di funzionalità espressamente mirate alla fruizione delle opere di Boccaccio e alla redazione delle voci lessicografiche. Per il VocaBO è stato creato, per esempio, un apposito pannello di ricerca sul testo, con visualizzazione in formato KWIC delle occorrenze (token) in contesti di ampiezza modulabile e con la possibilità di accedere, da qui, al testo completo dell’opera in oggetto. Quest’ultimo, leggibile con scorrimento continuo (dunque senza alcuna interruzione), può essere annotato in modo completamente personalizzabile in termini di livelli e granularità, consentendo anche il collegamento tra i token di una voce e i relativi significati. Per quanto riguarda poi la gestione del lessico, alcuni pannelli permettono la registrazione delle forme e delle accezioni dei lessemi, nonché la formalizzazione delle loro relazioni semantiche; altri pannelli supportano invece la creazione e la descrizione delle voci (piene o di rinvio) secondo il set di informazioni ritenute sensibili per lo studio del vocabolario di Boccaccio. Così, è possibile registrare in quale delle opere boccacciane compaia una voce per la prima volta, il numero delle sue occorrenze nel Decameron e nelle altre opere, la sua etimologia e altri dati notevoli.| File | Dimensione | Formato | |
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