La ratifica italiana della Convenzione di Faro (2021) ha rilanciato il ruolo del patrimonio culturale come bene comune, evidenziandone il potenziale nel promuovere coesione sociale, sviluppo economico sostenibile e rigenerazione urbana. Il presente studio esplora la co-valorizzazione del patrimonio culturale attraverso il coinvolgimento attivo delle “Heritage Communities”, con particolare attenzione agli strumenti metodologici e operativi che facilitano la partecipazione collaborativa. Viene presentato un framework transdisciplinare, fondato sui principi della Convenzione di Faro e della teoria dei beni comuni culturali, applicato al caso emblematico del Molo San Vincenzo nel porto storico di Napoli. Grazie all’azione congiunta di ricercatori, comunità locali e istituzioni, il molo è stato trasformato da spazio marginale e vincolato a “cultural commons” accessibile, con significativi benefici socio-culturali e urbanistici. L’esperienza dimostra l’efficacia di processi partecipativi e collaborativi nel riconoscimento e nella valorizzazione condivisa del patrimonio, contribuendo a costruire città più sostenibili, inclusive e radicate nelle identità locali, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 e del New European Bauhaus.
Convenzione di Faro e comunità patrimoniali per la co-valorizzazione del patrimonio culturale
Eleonora Giovene di girasole
Primo
2025
Abstract
La ratifica italiana della Convenzione di Faro (2021) ha rilanciato il ruolo del patrimonio culturale come bene comune, evidenziandone il potenziale nel promuovere coesione sociale, sviluppo economico sostenibile e rigenerazione urbana. Il presente studio esplora la co-valorizzazione del patrimonio culturale attraverso il coinvolgimento attivo delle “Heritage Communities”, con particolare attenzione agli strumenti metodologici e operativi che facilitano la partecipazione collaborativa. Viene presentato un framework transdisciplinare, fondato sui principi della Convenzione di Faro e della teoria dei beni comuni culturali, applicato al caso emblematico del Molo San Vincenzo nel porto storico di Napoli. Grazie all’azione congiunta di ricercatori, comunità locali e istituzioni, il molo è stato trasformato da spazio marginale e vincolato a “cultural commons” accessibile, con significativi benefici socio-culturali e urbanistici. L’esperienza dimostra l’efficacia di processi partecipativi e collaborativi nel riconoscimento e nella valorizzazione condivisa del patrimonio, contribuendo a costruire città più sostenibili, inclusive e radicate nelle identità locali, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 e del New European Bauhaus.| File | Dimensione | Formato | |
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