Lo spopolamento delle aree interne europee costituisce una sfida cruciale per la coesione territoriale e lo sviluppo sostenibile. Il presente studio, sviluppato nell’ambito dell’Osservatorio delle Buone Pratiche, WP del progetto di ricerca, analizza un corpus selezionato di iniziative locali volte alla rigenerazione socioeconomica di territori marginali, con particolare attenzione alla regione Basilicata. Attraverso una metodologia di ricerca-azione, fondata su indagini sul campo, interviste e analisi comparativa, il lavoro esamina esperienze eterogenee organizzate secondo quattro assi strategici: incentivi economici al reinsediamento, attrazione di smart worker, promozione di cooperative di comunità e pratiche di marketing territoriale. I risultati evidenziano l’importanza di approcci integrati e partecipativi, capaci di valorizzare le risorse endogene e di promuovere il capitale sociale. L’analisi propone un quadro interpretativo dei fattori abilitanti e delle condizioni di trasferibilità delle pratiche osservate, con implicazioni rilevanti per la definizione di politiche pubbliche orientate allo sviluppo territoriale. La seconda parte del contributo si estende attraverso un’analisi comparata tra la letteratura scientifica e un’indagine empirica condotta nella Comunità 364 Approcci metodologici integrati allo studio del fenomeno dello spopolamento delle aree interne della Basilicata Valenciana (Spagna), in cui si esplorano le cause e le implicazioni del declino demografico e le risposte adottate a livello locale. La ricerca suggerisce l’efficacia delle strategie basate sulla governance multilivello, sulla partecipazione comunitaria e sulla valorizzazione del capitale territoriale, mostrando come i Gruppi di Azione Locale (GAL) possano attivare processi di rigenerazione attraverso strumenti di animazione sociale, sostegno all’imprenditorialità e promozione del patrimonio. I risultati mostrano che lo spopolamento non è un destino irreversibile, ma contrastabile attraverso politiche integrate, place-based e orientate alla costruzione di reti collaborative tra attori istituzionali, sociali e accademici. Il caso valenciano offre spunti utili per la trasferibilità di buone pratiche in altri contesti fragili, come le aree interne dell’Italia meridionale.
L’osservatorio delle best practices. Modelli di replicabilità
Elisa Di GiovanniCo-primo
;Giovanni LombardiCo-primo
2025
Abstract
Lo spopolamento delle aree interne europee costituisce una sfida cruciale per la coesione territoriale e lo sviluppo sostenibile. Il presente studio, sviluppato nell’ambito dell’Osservatorio delle Buone Pratiche, WP del progetto di ricerca, analizza un corpus selezionato di iniziative locali volte alla rigenerazione socioeconomica di territori marginali, con particolare attenzione alla regione Basilicata. Attraverso una metodologia di ricerca-azione, fondata su indagini sul campo, interviste e analisi comparativa, il lavoro esamina esperienze eterogenee organizzate secondo quattro assi strategici: incentivi economici al reinsediamento, attrazione di smart worker, promozione di cooperative di comunità e pratiche di marketing territoriale. I risultati evidenziano l’importanza di approcci integrati e partecipativi, capaci di valorizzare le risorse endogene e di promuovere il capitale sociale. L’analisi propone un quadro interpretativo dei fattori abilitanti e delle condizioni di trasferibilità delle pratiche osservate, con implicazioni rilevanti per la definizione di politiche pubbliche orientate allo sviluppo territoriale. La seconda parte del contributo si estende attraverso un’analisi comparata tra la letteratura scientifica e un’indagine empirica condotta nella Comunità 364 Approcci metodologici integrati allo studio del fenomeno dello spopolamento delle aree interne della Basilicata Valenciana (Spagna), in cui si esplorano le cause e le implicazioni del declino demografico e le risposte adottate a livello locale. La ricerca suggerisce l’efficacia delle strategie basate sulla governance multilivello, sulla partecipazione comunitaria e sulla valorizzazione del capitale territoriale, mostrando come i Gruppi di Azione Locale (GAL) possano attivare processi di rigenerazione attraverso strumenti di animazione sociale, sostegno all’imprenditorialità e promozione del patrimonio. I risultati mostrano che lo spopolamento non è un destino irreversibile, ma contrastabile attraverso politiche integrate, place-based e orientate alla costruzione di reti collaborative tra attori istituzionali, sociali e accademici. Il caso valenciano offre spunti utili per la trasferibilità di buone pratiche in altri contesti fragili, come le aree interne dell’Italia meridionale.| File | Dimensione | Formato | |
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