Spopolamento, storia, linguaggi: riflessioni per una lettura a più dimensioni

Depopulation and repopulation are historical phenomena; they reflect their time. Currently, depopulation presents new and distinctive characteristics, immersed in the horizons of contemporary world and influenced by the fluidity of social phenomena. Approaches to this phenomenon are multiple, with disciplines called to converge on the territorial dimension. It is essential to adopt shared languages and critical perspectives on terminology and key terms, especially those in common use, as ambiguous or polysemous terms hinder understanding and influence action. This reflection is based on fieldwork in Basilicata, a historical palimpsest and a polymorphic territory in evolution that challenges narrative stereotypes. Furthermore, it engages with other study areas and experiences. Thus, it is a reflection that draws from concrete encounters and theoretical confrontation.

Spopolamento e ripopolamento sono fenomeni storici. Riflettono il loro tempo. Lo spopolamento attuale presenta caratteristiche nuove e distintive, immerso negli orizzonti della contemporaneità e influenzato dalla fluidità dei fenomeni sociali. Gli approcci a questo fenomeno sono molteplici, con discipline chiamate a convergere sulla dimensione territoriale. È fondamentale adottare linguaggi condivisi e prospettive critiche sulla terminologia e le parole chiave, soprattutto quelle di uso comune, poiché termini ambigui o polisemici ostacolano la comprensione e influenzano l’azione. Questa riflessione trae spunto dal lavoro sul campo in Basilicata, un palinsesto storico e un territorio polimorfo in evoluzione, che tracima gli stereotipi narrativi. Inoltre, si confronta con altri territori di studio ed esperienze. Dunque, una riflessione che trae spunto da incontri concreti e dal confronto teorico.