Le politiche della ricerca assumono un ruolo sempre più rilevante nel definire le priorità e le direzioni di sviluppo delle società contemporanee. In questo contesto, la parità di genere nella ricerca rappresenta un valore strategico, in quanto riflette la capacità di un sistema di innovare in modo equo e inclusivo. Questo capitolo esamina il ruolo degli organismi di finanziamento alla ricerca nella promozione dell’uguaglianza di genere, con particolare attenzione ai programmi di finanziamento competitivo riconosciuti come strumenti essenziali per la realizzazione di progetti complessi ma anche determinanti per garantire pari opportunità nell’accesso a posizioni di leadership e nell’assegnazione dei fondi di ricerca tra i beneficiari delle risorse. L’analisi si focalizza prima sul quadro normativo sovranazionale e nazionale confrontando le strategie e i livelli di attuazione delle politiche per le pari opportunità in Austria, Germania, Francia e Italia, ed emerge che tali misure sono più efficaci quando prevedono vincoli chiari e un monitoraggio rigoroso della loro applicazione. Nel contesto italiano, un’analisi dettagliata delle diverse edizioni del programma di finanziamento competitivo PRIN, promosso dal MUR tra il 2017 e il 2022, evidenzia un’evoluzione significativa ma relativamente recente. Fino al 2020 i riferimenti alla parità di genere erano assenti nei criteri e nelle linee guida dei bandi di finanziamento. È solo con il bando finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, PRIN-PNRR 2022, che si registrano modifiche in favore delle pari opportunità nella stesura dei bandi e si riscontrano effetti tangibili, in particolare un aumento della partecipazione femminile in ruoli di leadership, soprattutto nei settori delle scienze della vita e delle scienze sociali e umane. Questo cambiamento appare direttamente connesso all’applicazione delle misure previste dal PNRR, e dalla strategia europea, che pone tra le priorità trasversali la riduzione dei divari di genere, generazionali e territoriali. Tuttavia, persistono disuguaglianze significative, soprattutto nelle discipline STEM, che richiedono l’adozione di politiche specifiche volte a modificare un sistema che già a monte presenta forti squilibri e una scarsa presenza femminile nella comunità scientifica di questi ambiti disciplinari. In questo scenario, i programmi di finanziamento competitivo si configurano come strumenti chiave per promuovere un cambiamento strutturale: è attraverso la definizione dei criteri di accesso, la progettazione dei bandi inclusivi e meccanismi di valutazione che si possono orientare pratiche più eque, incentivare una partecipazione equilibrata e garantire pari opportunità nell’accesso a posizioni apicali. Ancorare stabilmente questi strumenti agli standard e agli obiettivi promossi a livello europeo – come quelli delineati nel PNRR e nella strategia dello Spazio Europeo della Ricerca – rappresenta una condizione imprescindibile per costruire un sistema della ricerca più equo, rappresentativo e in linea con le sfide sociali contemporanee.
Valorizzazione degli aspetti di genere nel finanziamento competitivo per la Ricerca e Sviluppo
Varinetti Emanuela;Reale Emanuela;Spinello Andrea Orazio;Zinilli Antonio
2025
Abstract
Le politiche della ricerca assumono un ruolo sempre più rilevante nel definire le priorità e le direzioni di sviluppo delle società contemporanee. In questo contesto, la parità di genere nella ricerca rappresenta un valore strategico, in quanto riflette la capacità di un sistema di innovare in modo equo e inclusivo. Questo capitolo esamina il ruolo degli organismi di finanziamento alla ricerca nella promozione dell’uguaglianza di genere, con particolare attenzione ai programmi di finanziamento competitivo riconosciuti come strumenti essenziali per la realizzazione di progetti complessi ma anche determinanti per garantire pari opportunità nell’accesso a posizioni di leadership e nell’assegnazione dei fondi di ricerca tra i beneficiari delle risorse. L’analisi si focalizza prima sul quadro normativo sovranazionale e nazionale confrontando le strategie e i livelli di attuazione delle politiche per le pari opportunità in Austria, Germania, Francia e Italia, ed emerge che tali misure sono più efficaci quando prevedono vincoli chiari e un monitoraggio rigoroso della loro applicazione. Nel contesto italiano, un’analisi dettagliata delle diverse edizioni del programma di finanziamento competitivo PRIN, promosso dal MUR tra il 2017 e il 2022, evidenzia un’evoluzione significativa ma relativamente recente. Fino al 2020 i riferimenti alla parità di genere erano assenti nei criteri e nelle linee guida dei bandi di finanziamento. È solo con il bando finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, PRIN-PNRR 2022, che si registrano modifiche in favore delle pari opportunità nella stesura dei bandi e si riscontrano effetti tangibili, in particolare un aumento della partecipazione femminile in ruoli di leadership, soprattutto nei settori delle scienze della vita e delle scienze sociali e umane. Questo cambiamento appare direttamente connesso all’applicazione delle misure previste dal PNRR, e dalla strategia europea, che pone tra le priorità trasversali la riduzione dei divari di genere, generazionali e territoriali. Tuttavia, persistono disuguaglianze significative, soprattutto nelle discipline STEM, che richiedono l’adozione di politiche specifiche volte a modificare un sistema che già a monte presenta forti squilibri e una scarsa presenza femminile nella comunità scientifica di questi ambiti disciplinari. In questo scenario, i programmi di finanziamento competitivo si configurano come strumenti chiave per promuovere un cambiamento strutturale: è attraverso la definizione dei criteri di accesso, la progettazione dei bandi inclusivi e meccanismi di valutazione che si possono orientare pratiche più eque, incentivare una partecipazione equilibrata e garantire pari opportunità nell’accesso a posizioni apicali. Ancorare stabilmente questi strumenti agli standard e agli obiettivi promossi a livello europeo – come quelli delineati nel PNRR e nella strategia dello Spazio Europeo della Ricerca – rappresenta una condizione imprescindibile per costruire un sistema della ricerca più equo, rappresentativo e in linea con le sfide sociali contemporanee.| File | Dimensione | Formato | |
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