Questo manuale, frutto di un percorso lungo e articolato, intende fornire uno strumento di progettazione, duttile e trasversale, per favorire la diffusione della cultura dell’accoglienza nei luoghi del patrimonio culturale. Il cammino intrapreso sul tema dell’accessibilità, nasce, infatti, dall’adesione alle convenzioni internazionali (UN, UNESCO, ONU) e agli atti di indirizzo e normativi di ambito europeo e nazionale che hanno condotto alle finalità espresse dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, a cui il volume si ispira. In tale contesto, l’attenzione si è rivolta, in modo particolare, allo studio e all’analisi delle esperienze maggiormente rappresentative dei luoghi del patrimonio culturale, in relazione alla fruizione ampliata, all’accessibilità, all’inclusività, alla capacità di aprirsi al pubblico e alle sue molteplici esigenze, nella finalità di promuovere diversità e sostenibilità degli ambiti territoriali, degli individui e delle comunità ad essi afferenti. Si è cercato, in particolare, di proporre ambienti, prodotti e servizi basati su standard di qualità, al fine di garantire ai visitatori del patrimonio una effettiva partecipazione ai beni della comunità di eredità, come indicata dalla Convenzione di Faro del 2005, prendendo l’avvio dall’analisi delle forze del cambiamento presenti sia in ambito culturale che socio-economico. Oltrepassato il mero concetto di superamento delle barriere fisiche, si rappresenta quindi in questa sede l’excursus che ha condotto a una nuova visione dei luoghi della cultura, estendendo il concetto di barriera anche agli ostacoli senso-percettivi, culturali e cognitivi. Tale percorso ha dato l’avvio a quella “rivoluzione copernicana” come definita dal Prof. Arch. Fabrizio Vescovo - padre della legislazione italiana in tema di progettazione universale - originatasi dalla consapevolezza che la mancanza di una visione progettuale nei siti culturali costituisce un limite alla fruizione del patrimonio.
PREMESSA al Manuale di progettazione per l’accessibilità e la fruizione ampliata del patrimonio culturale. Dai funzionamenti della persona ai funzionamenti dei luoghi della cultura
Luca Papi;
2024
Abstract
Questo manuale, frutto di un percorso lungo e articolato, intende fornire uno strumento di progettazione, duttile e trasversale, per favorire la diffusione della cultura dell’accoglienza nei luoghi del patrimonio culturale. Il cammino intrapreso sul tema dell’accessibilità, nasce, infatti, dall’adesione alle convenzioni internazionali (UN, UNESCO, ONU) e agli atti di indirizzo e normativi di ambito europeo e nazionale che hanno condotto alle finalità espresse dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, a cui il volume si ispira. In tale contesto, l’attenzione si è rivolta, in modo particolare, allo studio e all’analisi delle esperienze maggiormente rappresentative dei luoghi del patrimonio culturale, in relazione alla fruizione ampliata, all’accessibilità, all’inclusività, alla capacità di aprirsi al pubblico e alle sue molteplici esigenze, nella finalità di promuovere diversità e sostenibilità degli ambiti territoriali, degli individui e delle comunità ad essi afferenti. Si è cercato, in particolare, di proporre ambienti, prodotti e servizi basati su standard di qualità, al fine di garantire ai visitatori del patrimonio una effettiva partecipazione ai beni della comunità di eredità, come indicata dalla Convenzione di Faro del 2005, prendendo l’avvio dall’analisi delle forze del cambiamento presenti sia in ambito culturale che socio-economico. Oltrepassato il mero concetto di superamento delle barriere fisiche, si rappresenta quindi in questa sede l’excursus che ha condotto a una nuova visione dei luoghi della cultura, estendendo il concetto di barriera anche agli ostacoli senso-percettivi, culturali e cognitivi. Tale percorso ha dato l’avvio a quella “rivoluzione copernicana” come definita dal Prof. Arch. Fabrizio Vescovo - padre della legislazione italiana in tema di progettazione universale - originatasi dalla consapevolezza che la mancanza di una visione progettuale nei siti culturali costituisce un limite alla fruizione del patrimonio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


