L’articolo esplora la figura di Franco Battiato come punto d’incontro tra poesia e filosofia, mostrando come la sua produzione artistica unisca in modo originale mythos e logos quali vie complementari di conoscenza. Attraverso riferimenti al pensiero di Gurdjieff, alla collaborazione con Manlio Sgalambro e a influenze che spaziano da Socrate a Heidegger, da Platone a Goethe, l’autrice mette in luce la natura profondamente filosofica dell’opera di Battiato, capace di affrontare tanto i temi più elevati quanto le questioni quotidiane della vita umana. Brani come “La cura”, “Centro di gravità permanente”, “Bandiera bianca”, “E ti vengo a cercare” e altri vengono analizzati come esempi di una poetica che indaga l’autenticità, la libertà, il cambiamento, l’esserci e la ricerca di senso. Battiato appare così non solo come interprete del proprio tempo, ma come artista universale, in dialogo con la grande letteratura, la musica colta, la fisica e la tradizione filosofica occidentale. Il saggio mostra come la sua opera, ricca di simboli, maschere, citazioni esplicite e implicite, generi una forma di “poesia filosofica” che invita alla ricerca, all’introspezione e alla liberazione dalle inautenticità della vita contemporanea. In questo intreccio di linguaggi e tradizioni risiede la forza immortale di un artista che, più che avere una filosofia, è filosofia.
Battiato: il filosofo poeta
Stefania Lombardi
2024
Abstract
L’articolo esplora la figura di Franco Battiato come punto d’incontro tra poesia e filosofia, mostrando come la sua produzione artistica unisca in modo originale mythos e logos quali vie complementari di conoscenza. Attraverso riferimenti al pensiero di Gurdjieff, alla collaborazione con Manlio Sgalambro e a influenze che spaziano da Socrate a Heidegger, da Platone a Goethe, l’autrice mette in luce la natura profondamente filosofica dell’opera di Battiato, capace di affrontare tanto i temi più elevati quanto le questioni quotidiane della vita umana. Brani come “La cura”, “Centro di gravità permanente”, “Bandiera bianca”, “E ti vengo a cercare” e altri vengono analizzati come esempi di una poetica che indaga l’autenticità, la libertà, il cambiamento, l’esserci e la ricerca di senso. Battiato appare così non solo come interprete del proprio tempo, ma come artista universale, in dialogo con la grande letteratura, la musica colta, la fisica e la tradizione filosofica occidentale. Il saggio mostra come la sua opera, ricca di simboli, maschere, citazioni esplicite e implicite, generi una forma di “poesia filosofica” che invita alla ricerca, all’introspezione e alla liberazione dalle inautenticità della vita contemporanea. In questo intreccio di linguaggi e tradizioni risiede la forza immortale di un artista che, più che avere una filosofia, è filosofia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


