La presentazione fornisce una valutazione del grado di maturità tecnologica e della propensione all’innovazione sostenibile delle imprese della filiera della pelle e del tessile in Italia, attraverso le evidenze dei progetti MICS Restart e Solaris del Partenariato Esteso MICS. L’analisi si basa su una survey strutturata di oltre 1.400 imprese, segmentate per dimensione, posizionamento di filiera e apertura ai mercati internazionali, e applica la metodologia Qualitative Comparative Analysis (fsQCA) per identificare configurazioni causali ricorrenti. I risultati evidenziano cinque percorsi organizzativi verso modelli circolari, caratterizzati da diverse combinazioni di fattori abilitanti: leadership, tecnologia, formazione, capacità di integrazione di filiera e innovazione di prodotto. Le conclusioni mostrano come la tecnologia sia centrale ma non sufficiente: l’adozione di strategie circolari dipende dalla coesistenza di competenze interne, infrastrutture digitali e investimenti mirati in tracciabilità e automazione dei dati. È inoltre riconosciuta la necessità di programmi di formazione specialistica per professionalizzare i processi di transizione circolare nelle supply chain della pelle.
Grado di maturità tecnologica delle imprese e prospettive di innovazione sostenibile e circolare: Evidenze dai progetti MICS Restart e Solaris
Carlo Brondi;Andrea Zangiacomi;
2025
Abstract
La presentazione fornisce una valutazione del grado di maturità tecnologica e della propensione all’innovazione sostenibile delle imprese della filiera della pelle e del tessile in Italia, attraverso le evidenze dei progetti MICS Restart e Solaris del Partenariato Esteso MICS. L’analisi si basa su una survey strutturata di oltre 1.400 imprese, segmentate per dimensione, posizionamento di filiera e apertura ai mercati internazionali, e applica la metodologia Qualitative Comparative Analysis (fsQCA) per identificare configurazioni causali ricorrenti. I risultati evidenziano cinque percorsi organizzativi verso modelli circolari, caratterizzati da diverse combinazioni di fattori abilitanti: leadership, tecnologia, formazione, capacità di integrazione di filiera e innovazione di prodotto. Le conclusioni mostrano come la tecnologia sia centrale ma non sufficiente: l’adozione di strategie circolari dipende dalla coesistenza di competenze interne, infrastrutture digitali e investimenti mirati in tracciabilità e automazione dei dati. È inoltre riconosciuta la necessità di programmi di formazione specialistica per professionalizzare i processi di transizione circolare nelle supply chain della pelle.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


