L'obiettivo di questo lavoro è di far luce sui processi articolatori che governano la coordinazione vocale-consonante in italiano e la produzione della prominenza accentuale. È da lungo tempo patrimonio delle scienze fonetiche la nozione che consonanti e vocali s'influenzano reciprocamente, durante il parlato, nelle rispettive caratteristiche temporali e spettrali (si veda ad esempio il trattato di Edward Search, del 1773, citato in Munhall et al., 1992). Rimane tuttavia alquanto oscuro il modo in cui si realizza la loro coordinazione sequenziale. Un'ottima fonte di informazione è costituita, com'è noto, dalle durate acustiche dei segmenti vocalici e consonantici, o, più propriamente, dagli andamenti delle variazioni delle durate acustiche, misurate calcolando la lunghezza di intervalli compresi fra eventi convenzionalmente scelti, quali, per una vocale fra occlusive sorde, ad esempio, il rilascio della chiusura consonantica precedente e la cessazione del processo di sonorizzazione che precede la fase di occlusione dell'occlusiva seguente. La struttura temporale di questi intervalli, così misurati, varia sistematicamente, da lingua a lingua, in funzione di molteplici fattori, sia segmentali, sia prosodici (Lehiste, 1970), quali: il tempo di elocuzione (Gay , 1981), il grado di accento (Lehiste, 1970; Oller , 1973), il tipo più o meno spontaneo o formale di parlato (Lindblom, 1990), la scansione prosodica dell'enunciato ( phrasing) e il contesto fonetico. Di particolare interesse nell'indagine sui meccanismi soggiacenti la coordinazione V-C si è rivelato il confronto fra i due seguenti fattori di variazione della durata acustica della vocale: 1) il contesto consonantico postvocalico, entro la sillaba; 2) lo status accentuale della sillaba, ai diversi livelli della gerarchia prosodica: sillaba atona, sillaba tonica con accento lessicale (stress), sillaba tonica con accento lessicale e prominenza intonativa ( pitch accent) (cfr. ad es. Beckman, 1986; Nespor e Vogel, 2007; Gussenhoven, 2004).

Coordinazione vocale-consonante e prominenza accentuale in italiano. la sfida della Articulatory Phonology

Avesani C;Zmarich C
2009

Abstract

L'obiettivo di questo lavoro è di far luce sui processi articolatori che governano la coordinazione vocale-consonante in italiano e la produzione della prominenza accentuale. È da lungo tempo patrimonio delle scienze fonetiche la nozione che consonanti e vocali s'influenzano reciprocamente, durante il parlato, nelle rispettive caratteristiche temporali e spettrali (si veda ad esempio il trattato di Edward Search, del 1773, citato in Munhall et al., 1992). Rimane tuttavia alquanto oscuro il modo in cui si realizza la loro coordinazione sequenziale. Un'ottima fonte di informazione è costituita, com'è noto, dalle durate acustiche dei segmenti vocalici e consonantici, o, più propriamente, dagli andamenti delle variazioni delle durate acustiche, misurate calcolando la lunghezza di intervalli compresi fra eventi convenzionalmente scelti, quali, per una vocale fra occlusive sorde, ad esempio, il rilascio della chiusura consonantica precedente e la cessazione del processo di sonorizzazione che precede la fase di occlusione dell'occlusiva seguente. La struttura temporale di questi intervalli, così misurati, varia sistematicamente, da lingua a lingua, in funzione di molteplici fattori, sia segmentali, sia prosodici (Lehiste, 1970), quali: il tempo di elocuzione (Gay , 1981), il grado di accento (Lehiste, 1970; Oller , 1973), il tipo più o meno spontaneo o formale di parlato (Lindblom, 1990), la scansione prosodica dell'enunciato ( phrasing) e il contesto fonetico. Di particolare interesse nell'indagine sui meccanismi soggiacenti la coordinazione V-C si è rivelato il confronto fra i due seguenti fattori di variazione della durata acustica della vocale: 1) il contesto consonantico postvocalico, entro la sillaba; 2) lo status accentuale della sillaba, ai diversi livelli della gerarchia prosodica: sillaba atona, sillaba tonica con accento lessicale (stress), sillaba tonica con accento lessicale e prominenza intonativa ( pitch accent) (cfr. ad es. Beckman, 1986; Nespor e Vogel, 2007; Gussenhoven, 2004).
2009
Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione - ISTC
978-88-7870-469-5
Fonetica
Fonologia
Articulatory Phonology
Cinematica
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/57831
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