Per adeguarsi alla Direttiva 91/676/CE che limita la quantità di azoto distribuibile sulle superfici coltivate che ricadono nelle Zone Vulnerabili da Nitrati, è opportuno che i grandi allevamenti trovino soluzioni alternative per la gestione del refluo zootecnico. Tra le varie tecnologie attualmente disponibili viene largamente utilizzata la separazione solido-liquido che permette di ottenere una frazione solida ed un liquido chiarificato. La frazione solida, in base ai vincoli imposti dalla richiesta di deroga al limite di 170 kg ha-1 per anno presentata dall'Italia alla Commissione Europea, deve essere valorizzata (ai fini della produzione di fertilizzante organico oppure di energia rinnovabile) per favorirne l'esportazione al di fuori delle ZVN. Tuttavia tale frazione, sebbene abbia un ridotto contenuto di umidità, è caratterizzata da una bassa densità e, per questo, il trasporto è conveniente solo per brevi distanze (non più di 50-70 km). Per incrementare la densità del materiale è stato preso in esame il processo di agglomerazione a pressione. A tal scopo è stata realizzata una pressa oleodinamica che consente di applicare elevate pressioni sul materiale (fino a 187 MPa) in una camera di volume noto (440 cm3) corredata di trasduttori per rilevare spostamenti, forze e pressioni che caratterizzano il processo di agglomerazione. Tali parametri vengono elaborati e visualizzati da un sistema di acquisizione a più canali che consente la registrazione e la successiva analisi dei dati per valutare le caratteristiche del prodotto densificato.

Pressa oleodinamica sperimentale per la densificazione della frazione solida separata del refluo zootecnico

Facello Alessio;Cavallo Eugenio
2011

Abstract

Per adeguarsi alla Direttiva 91/676/CE che limita la quantità di azoto distribuibile sulle superfici coltivate che ricadono nelle Zone Vulnerabili da Nitrati, è opportuno che i grandi allevamenti trovino soluzioni alternative per la gestione del refluo zootecnico. Tra le varie tecnologie attualmente disponibili viene largamente utilizzata la separazione solido-liquido che permette di ottenere una frazione solida ed un liquido chiarificato. La frazione solida, in base ai vincoli imposti dalla richiesta di deroga al limite di 170 kg ha-1 per anno presentata dall'Italia alla Commissione Europea, deve essere valorizzata (ai fini della produzione di fertilizzante organico oppure di energia rinnovabile) per favorirne l'esportazione al di fuori delle ZVN. Tuttavia tale frazione, sebbene abbia un ridotto contenuto di umidità, è caratterizzata da una bassa densità e, per questo, il trasporto è conveniente solo per brevi distanze (non più di 50-70 km). Per incrementare la densità del materiale è stato preso in esame il processo di agglomerazione a pressione. A tal scopo è stata realizzata una pressa oleodinamica che consente di applicare elevate pressioni sul materiale (fino a 187 MPa) in una camera di volume noto (440 cm3) corredata di trasduttori per rilevare spostamenti, forze e pressioni che caratterizzano il processo di agglomerazione. Tali parametri vengono elaborati e visualizzati da un sistema di acquisizione a più canali che consente la registrazione e la successiva analisi dei dati per valutare le caratteristiche del prodotto densificato.
2011
Istituto per le Macchine Agricole e Movimento Terra - IMAMOTER - Sede Ferrara
9788890627330
pressa oleodinamica
densificazione
refluo zootecnico
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/59150
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