Il saggio affronta uno dei temi centrali della spiritualità tra Seicento e Settecento, quello della contemplazione. In particolar modo l'attenzione si centra sull'uso di questo termine in un pensatore come Giambattista Vico, per il quale l'originario significato della contemplazione era legato alla natura incontaminata dell'uomo; dopo il peccato di Adamo, il suo valore non è quello attribuitogli dalla mistica più estrema, che sembra voler creare nel contatto con Dio uno scarto con il mondo. Il nuovo significato che Vico conferisce alla contemplazione è invece proprio di recuperare l'autenticità del rapporto con Dio nelle distese dei luoghi, tempi e varietà del mondo delle nazioni.
I luoghi della contemplazione
Alessandro Stile
2002
Abstract
Il saggio affronta uno dei temi centrali della spiritualità tra Seicento e Settecento, quello della contemplazione. In particolar modo l'attenzione si centra sull'uso di questo termine in un pensatore come Giambattista Vico, per il quale l'originario significato della contemplazione era legato alla natura incontaminata dell'uomo; dopo il peccato di Adamo, il suo valore non è quello attribuitogli dalla mistica più estrema, che sembra voler creare nel contatto con Dio uno scarto con il mondo. Il nuovo significato che Vico conferisce alla contemplazione è invece proprio di recuperare l'autenticità del rapporto con Dio nelle distese dei luoghi, tempi e varietà del mondo delle nazioni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.