Il contributo si propone di prendere in esame, anche se in modo di certo non esaustivo, alcuni tipi lessicali che si riferiscono a forme di gestione comunitaria del territorio e che ritornano negli Statuti e nelle carte di Regola medievali, con particolare riguardo all'area veneta e ladino-cadorina. Non si intende in questa sede affrontare l'aspetto più propriamente giuridico e storico dei vari istituti consortili quanto piuttosto analizzare dal punto di vista esclusivamente lessicale, e quindi per l'aspetto linguistico, alcune forme ricorrenti nelle fonti documentarie, sottolineando come alcuni di questi termini appaiano a tutt'oggi conservati nelle parlate locali o sotto forma di appellativi, per lo più con slittamenti semantici, o all'interno di locuzioni ed espressioni cristallizzate. Molte di queste forme appaiono conservate anche (o esclusivamente) come fossili toponimici e in questi casi è proprio l'analisi dei microtoponimi che ci consente di affermare che molte località di cui non ci sono pervenuti statuti locali o carte di Regola dovevano conoscere in passato (come gran parte dell'Italia settentrionale e centrale) un'organizzazione comunitaria del territorio.

Riflessi lessicali e toponomastici degli istituti giuridici comunitari di età medievale

Vigolo;M T
2008

Abstract

Il contributo si propone di prendere in esame, anche se in modo di certo non esaustivo, alcuni tipi lessicali che si riferiscono a forme di gestione comunitaria del territorio e che ritornano negli Statuti e nelle carte di Regola medievali, con particolare riguardo all'area veneta e ladino-cadorina. Non si intende in questa sede affrontare l'aspetto più propriamente giuridico e storico dei vari istituti consortili quanto piuttosto analizzare dal punto di vista esclusivamente lessicale, e quindi per l'aspetto linguistico, alcune forme ricorrenti nelle fonti documentarie, sottolineando come alcuni di questi termini appaiano a tutt'oggi conservati nelle parlate locali o sotto forma di appellativi, per lo più con slittamenti semantici, o all'interno di locuzioni ed espressioni cristallizzate. Molte di queste forme appaiono conservate anche (o esclusivamente) come fossili toponimici e in questi casi è proprio l'analisi dei microtoponimi che ci consente di affermare che molte località di cui non ci sono pervenuti statuti locali o carte di Regola dovevano conoscere in passato (come gran parte dell'Italia settentrionale e centrale) un'organizzazione comunitaria del territorio.
2008
Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione - ISTC
Documenti latino-medievale
Toponomastica
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/68084
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