È possibile valutare le minacce sanitarie del mais nelle prime fasi di sviluppo e individuare le limitate superfici con effettivo rischio, in modo da concentrare solo su di esse le strategie di difesa. Per farlo però bisogna conoscere a fondo i «nemici» di questa coltura. In generale lutilizzo dei prodotti fitosanitari per la protezione di una fase colturale dovrebbe essere anticipato da unattenta valutazione della reale incidenza delle malattie da combattere e dei criteri per identificare i livelli veramente dannosi. Luso generalizzato su superfici molto ampie di agrofarmaci comporta inevitabilmente impatti ambientali apprezzabili, non sempre voluti, e spesso determina anche la progressiva riduzione di attività delle molecole per linsorgenza di resistenze. In tale ottica si forniscono i criteri pratici affinché la difesa delle colture erbacee estensive nelle prime fasi di sviluppo, in particolare del mais, sia incentrata sullapplicazione di una razionale lotta integrata. I parassiti potenzialmente dannosi al mais nelle prime fasi di sviluppo possono essere divisi in: virus, funghi patogeni, fitofagi. Per ciascun gruppo si individueranno quelli realmente dannosi, i fattori favorenti la loro pericolosità, lincidenza del rischio nel reale contesto della produzione agricola italiana,i criteri e i metodi per decidere se eventuali trattamenti sono necessari e convenienti.
Il seme di mais va protetto solo quando serve davvero.
Caciagli P;
2009
Abstract
È possibile valutare le minacce sanitarie del mais nelle prime fasi di sviluppo e individuare le limitate superfici con effettivo rischio, in modo da concentrare solo su di esse le strategie di difesa. Per farlo però bisogna conoscere a fondo i «nemici» di questa coltura. In generale lutilizzo dei prodotti fitosanitari per la protezione di una fase colturale dovrebbe essere anticipato da unattenta valutazione della reale incidenza delle malattie da combattere e dei criteri per identificare i livelli veramente dannosi. Luso generalizzato su superfici molto ampie di agrofarmaci comporta inevitabilmente impatti ambientali apprezzabili, non sempre voluti, e spesso determina anche la progressiva riduzione di attività delle molecole per linsorgenza di resistenze. In tale ottica si forniscono i criteri pratici affinché la difesa delle colture erbacee estensive nelle prime fasi di sviluppo, in particolare del mais, sia incentrata sullapplicazione di una razionale lotta integrata. I parassiti potenzialmente dannosi al mais nelle prime fasi di sviluppo possono essere divisi in: virus, funghi patogeni, fitofagi. Per ciascun gruppo si individueranno quelli realmente dannosi, i fattori favorenti la loro pericolosità, lincidenza del rischio nel reale contesto della produzione agricola italiana,i criteri e i metodi per decidere se eventuali trattamenti sono necessari e convenienti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


