I fenomeni legati alle precipitazioni nevose sono caratterizzati da notevole variabilità, sia sotto l'aspetto della distribuzione geografica, che da un punto di vista temporale e quantitativo nell'ambito di n singolo bacino idrografico. Si impone, quindi, un'accurata analisi dei dati relativi alla nevosità, per i problemi che ne possono derivare alla stabilità delle strutture portanti degli edifici in generale e, in particolare, per le costruzioni rurali. La stima del sovraccarico prodotto dalle precipitazioni nevose è necessaria, come ben noto, per il progetto e la verifica delle strutture di copertura dei fabbricati. Per soddisfare questa esigenza di carattere progettuale possono realizzarsi delle mappe di carico neve sul suolo, ad assegnati tempi di ritorno, partendo da una elaborazione statistica degli eventi massimi registrati dalle stazioni meteorologiche. I tempi di ritorno dei fenomeni di nevosità più pericolosi dovranno essere correlati con la vita utile del fabbricato. L'interesse di quanto detto, nel campo delle costruzioni rurali, si può spiegare con due ordini di fattori: a)I fabbricati rurali, tra cui si possono distinguere gli edifici per abitazione, i ricoveri zootecnici, gli edifici per la conservazione e trasformazione dei prodotti agricoli e le serre, presentano differenti periodi di vita utile e non si possono, quindi, adottare per tutti gli stessi criteri di valutazione del sovraccarico neve; b)L'incidenza del sovraccarico neve sui carichi totali gravanti sulla copertura dei diversi fabbricati varia al variare del tipo di costruzione: tanto maggiore è il rapporto tra il sovraccarico accidentale, dovuto alla neve, e i carichi permanenti in copertura, tanto più importante è una corretta valutazione del sovraccarico neve ai fini della sicurezza delle condizioni di stabilità dell'elemento costruttivo di copertura. Strutture leggere, come quelle generalmente adottate per i fabbricati di conservazione dei prodotti agricoli, per i ricoveri zootecnici e per le serre, possono presentare elevati a valori del rapporto tra carico neve e carichi permanenti in copertura. Inoltre i manufatti agricoli sorgono spesso in zone interne in cui le precipitazioni nevose possono raggiungere livelli più elevati Obiettivo del presente studio è quello di proporre metodi per il tracciamento di mappe di carico neve che possano essere applicati in una generica regione interessata alle precipitazioni nevose. Per tale esigenza sono state considerate alcune stazioni dell'alta Murgia, del sub-appennino dauno e del promontorio del Gargano che, nell'ambito della Puglia, rappresentano una porzione di territorio particolarmente interessata dal fenomeno e caratterizzata da notevoli variazioni della nevosità in una ristretta area geografica.

metodologie di valutazione del sovraccarico neve per la progettazione dei fabbricati rurali

COSTANTINO MASCIOPINTO;
1991

Abstract

I fenomeni legati alle precipitazioni nevose sono caratterizzati da notevole variabilità, sia sotto l'aspetto della distribuzione geografica, che da un punto di vista temporale e quantitativo nell'ambito di n singolo bacino idrografico. Si impone, quindi, un'accurata analisi dei dati relativi alla nevosità, per i problemi che ne possono derivare alla stabilità delle strutture portanti degli edifici in generale e, in particolare, per le costruzioni rurali. La stima del sovraccarico prodotto dalle precipitazioni nevose è necessaria, come ben noto, per il progetto e la verifica delle strutture di copertura dei fabbricati. Per soddisfare questa esigenza di carattere progettuale possono realizzarsi delle mappe di carico neve sul suolo, ad assegnati tempi di ritorno, partendo da una elaborazione statistica degli eventi massimi registrati dalle stazioni meteorologiche. I tempi di ritorno dei fenomeni di nevosità più pericolosi dovranno essere correlati con la vita utile del fabbricato. L'interesse di quanto detto, nel campo delle costruzioni rurali, si può spiegare con due ordini di fattori: a)I fabbricati rurali, tra cui si possono distinguere gli edifici per abitazione, i ricoveri zootecnici, gli edifici per la conservazione e trasformazione dei prodotti agricoli e le serre, presentano differenti periodi di vita utile e non si possono, quindi, adottare per tutti gli stessi criteri di valutazione del sovraccarico neve; b)L'incidenza del sovraccarico neve sui carichi totali gravanti sulla copertura dei diversi fabbricati varia al variare del tipo di costruzione: tanto maggiore è il rapporto tra il sovraccarico accidentale, dovuto alla neve, e i carichi permanenti in copertura, tanto più importante è una corretta valutazione del sovraccarico neve ai fini della sicurezza delle condizioni di stabilità dell'elemento costruttivo di copertura. Strutture leggere, come quelle generalmente adottate per i fabbricati di conservazione dei prodotti agricoli, per i ricoveri zootecnici e per le serre, possono presentare elevati a valori del rapporto tra carico neve e carichi permanenti in copertura. Inoltre i manufatti agricoli sorgono spesso in zone interne in cui le precipitazioni nevose possono raggiungere livelli più elevati Obiettivo del presente studio è quello di proporre metodi per il tracciamento di mappe di carico neve che possano essere applicati in una generica regione interessata alle precipitazioni nevose. Per tale esigenza sono state considerate alcune stazioni dell'alta Murgia, del sub-appennino dauno e del promontorio del Gargano che, nell'ambito della Puglia, rappresentano una porzione di territorio particolarmente interessata dal fenomeno e caratterizzata da notevoli variazioni della nevosità in una ristretta area geografica.
1991
Istituto di Ricerca Sulle Acque - IRSA
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/6969
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