La prova è stata condotta nell'azienda sperimentale del CNR in Benevento su una coltura di gladiolo irrigata con un volume stagionale che prevedeva la restituzione del 100% del consumo massimo. L'acqua d'irrigazione, addizionata o meno con C02, è stata distribuita mediante un sistema localizzato con frequenza settimanale o bisettimanale. Alla comparsa delle spighe fiorali le piante delle parcelle elementari sono state suddivise in due gruppi: uno in cui è stato effettuato il taglio della spiga fiorale ed un altro in cui le piante non erano sottoposte alla cimatura. La frequenza d'irrigazione non ha influenzato le risposte fi. siologiche ma, alla raccolta, il turno settimanale ha determinato aumenti significativi del numero dei cormi per m2 nella classe di diametro inferiore a 2 cm mentre il turno bisettimanale ha indotto un maggior peso dei cormi con diametro superiore a 4 cm. Gli effetti semplici della cimatura e la carbonicazione del-1' acqua d'irrigazione hanno entrambi incrementato la velocità di assimilazione netta mediamente del 10% anche se le differenze hanno raggiunto la significatività solo in alcune date di rilievo. Nelle stesse tesi, il diverso comportamento della conduttanza stomatica e della traspirazione hanno indotto una migliore efficienza dell'uso dell'acqua solo nella tesi carbonicata che è risultata del 24% superiore a quella non carbonicata. La migliore risposta fisiologica delle piante potrebbe essere stata determinata da un arricchimento di anidride carbonica nel manto vegetale per effetto della degassificazione dell'acqua d'irrigazione. Alla raccolta dei cormi, l'interazione tra cimatura e carbonicazione ha mostrato che le tesi non cimate hanno fornito produzioni (numero e peso) non significativamente diverse da quelle cimate nelle classi di calibro inferiori a 2 cm. Tale comportamento è probabilmente da attribuire alla migliore dinamica dei macro e microelementi di cui si sono giovate le piante che dovevano soddisfare contemporaneamente i sink epigeo ed ipogeo.
Risposta fisiologica e produttiva di una coltura di gladiolo irrigata con acqua arricchita di CO2 distribuita con due frequenze irrigue
d'Andria R;Morelli G
1996
Abstract
La prova è stata condotta nell'azienda sperimentale del CNR in Benevento su una coltura di gladiolo irrigata con un volume stagionale che prevedeva la restituzione del 100% del consumo massimo. L'acqua d'irrigazione, addizionata o meno con C02, è stata distribuita mediante un sistema localizzato con frequenza settimanale o bisettimanale. Alla comparsa delle spighe fiorali le piante delle parcelle elementari sono state suddivise in due gruppi: uno in cui è stato effettuato il taglio della spiga fiorale ed un altro in cui le piante non erano sottoposte alla cimatura. La frequenza d'irrigazione non ha influenzato le risposte fi. siologiche ma, alla raccolta, il turno settimanale ha determinato aumenti significativi del numero dei cormi per m2 nella classe di diametro inferiore a 2 cm mentre il turno bisettimanale ha indotto un maggior peso dei cormi con diametro superiore a 4 cm. Gli effetti semplici della cimatura e la carbonicazione del-1' acqua d'irrigazione hanno entrambi incrementato la velocità di assimilazione netta mediamente del 10% anche se le differenze hanno raggiunto la significatività solo in alcune date di rilievo. Nelle stesse tesi, il diverso comportamento della conduttanza stomatica e della traspirazione hanno indotto una migliore efficienza dell'uso dell'acqua solo nella tesi carbonicata che è risultata del 24% superiore a quella non carbonicata. La migliore risposta fisiologica delle piante potrebbe essere stata determinata da un arricchimento di anidride carbonica nel manto vegetale per effetto della degassificazione dell'acqua d'irrigazione. Alla raccolta dei cormi, l'interazione tra cimatura e carbonicazione ha mostrato che le tesi non cimate hanno fornito produzioni (numero e peso) non significativamente diverse da quelle cimate nelle classi di calibro inferiori a 2 cm. Tale comportamento è probabilmente da attribuire alla migliore dinamica dei macro e microelementi di cui si sono giovate le piante che dovevano soddisfare contemporaneamente i sink epigeo ed ipogeo.| File | Dimensione | Formato | |
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