A black figured dinos decorated with two animalistic friezes has be discovered between 1886 and 1889 in Falerii Veteres, La Penna necropolis, tomb 147 (LXXX) (LXXII Cozza). The vase does not appear in the monumental work of J. D. Beazley dedicated to the attic black figured vases, published in the 1956 (ABV), despite it counts the others black figured vases discovered in the same tomb. The attribution of the vase has created problems even to A.B. Brownlee, the greatest expert of attic black figured dinoi. The dinos, according to the shape and the style of the figures, can be dated at the end of the second quarter of the VI sec. B.C. and can be attributed to the Attic production. In particular, it can be compared to a dinos discovered in Lavinium. Moreover, this study has put in evidence contacts with the "Corinthian" Beotic pottery, Chalcidian pottery, the Campana Dinoi, East Greek Pottery (especially Clazomenian) and the Campana hydriae. The archaeometric analysis of the dinos have evidenced a high presence of copper with a concentration (~ 0,4 %) meaningfully greater regarding the others vases analysed (less then 400 ppm). The chromium and nickel concentrations, the most important element to determinate of the clay origin, has not supplied discriminating data; vice versa the analysis of the strontium and rubidium concentrations has placed in evidence for ours dinos values much similar to those of the dinos from Lavinium (sees Appendix).

Un dinos a figure nere decorato con un doppio fregio animalistici è stato rinvenuto nella tomba a camera 147 (LXXX) (LXXII del Cozza) della necropoli della Penna di Falerii Veteres tra il 1886 ed il 1889. Il vaso non compare nella monumentale opera del Beazley dedicata alla ceramica attica a figure nere pubblicata nel 1956 (ABV), che pure comprende altri vasi a figure nere rinvenuti sempre nella tomba 147. L'attribuzione del vaso ha creato problemi persino ad A.B. Brownlee, la massima esperta di dinoi attici a figure nere. In base allo studio eseguito il dinos, databile, in base alla forma e allo stile delle figure, verso la fine del secondo quarto del VI sec. a.C. (560-550 a.C.), può essere attribuito alla produzione attica. In particolare può essere accostato ad un dinos rinvenuto a Lavinium. Inoltre, lo studio condotto ha messo in evidenza contatti con la produzione beotica corinzieggiante, con la ceramica calcidese, con i dinoi Campana, con la ceramica greco orientale soprattutto clazomenia, e con le hydriae Campana. Le indagini archeometriche condotte sul dinos hanno evidenziato una forte presenza di rame con una concentrazione (~ 0.4 %) significativamente maggiore rispetto agli altri vasi, nei quali si attesta su valori inferiori a 400 ppm. L'analisi delle concentrazioni di cromo e nichel, che sarebbe stato molto utile alla determinazione della provenienza dell'argilla, non ha fornito dati discriminanti; viceversa l'analisi delle concentrazioni di stronzio e rubidio ha posto in evidenza per il nostro dinos valori molto simili a quelli del dinos da Lavinium (vedi Appendice).

Su un dinos a figure nere da Falerii Veteres

Ambrosini L
2008

Abstract

A black figured dinos decorated with two animalistic friezes has be discovered between 1886 and 1889 in Falerii Veteres, La Penna necropolis, tomb 147 (LXXX) (LXXII Cozza). The vase does not appear in the monumental work of J. D. Beazley dedicated to the attic black figured vases, published in the 1956 (ABV), despite it counts the others black figured vases discovered in the same tomb. The attribution of the vase has created problems even to A.B. Brownlee, the greatest expert of attic black figured dinoi. The dinos, according to the shape and the style of the figures, can be dated at the end of the second quarter of the VI sec. B.C. and can be attributed to the Attic production. In particular, it can be compared to a dinos discovered in Lavinium. Moreover, this study has put in evidence contacts with the "Corinthian" Beotic pottery, Chalcidian pottery, the Campana Dinoi, East Greek Pottery (especially Clazomenian) and the Campana hydriae. The archaeometric analysis of the dinos have evidenced a high presence of copper with a concentration (~ 0,4 %) meaningfully greater regarding the others vases analysed (less then 400 ppm). The chromium and nickel concentrations, the most important element to determinate of the clay origin, has not supplied discriminating data; vice versa the analysis of the strontium and rubidium concentrations has placed in evidence for ours dinos values much similar to those of the dinos from Lavinium (sees Appendix).
2008
Istituto di Studi sul Mediterraneo Antico - ISMA - Sede Montelibretti
Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale - ISPC
Un dinos a figure nere decorato con un doppio fregio animalistici è stato rinvenuto nella tomba a camera 147 (LXXX) (LXXII del Cozza) della necropoli della Penna di Falerii Veteres tra il 1886 ed il 1889. Il vaso non compare nella monumentale opera del Beazley dedicata alla ceramica attica a figure nere pubblicata nel 1956 (ABV), che pure comprende altri vasi a figure nere rinvenuti sempre nella tomba 147. L'attribuzione del vaso ha creato problemi persino ad A.B. Brownlee, la massima esperta di dinoi attici a figure nere. In base allo studio eseguito il dinos, databile, in base alla forma e allo stile delle figure, verso la fine del secondo quarto del VI sec. a.C. (560-550 a.C.), può essere attribuito alla produzione attica. In particolare può essere accostato ad un dinos rinvenuto a Lavinium. Inoltre, lo studio condotto ha messo in evidenza contatti con la produzione beotica corinzieggiante, con la ceramica calcidese, con i dinoi Campana, con la ceramica greco orientale soprattutto clazomenia, e con le hydriae Campana. Le indagini archeometriche condotte sul dinos hanno evidenziato una forte presenza di rame con una concentrazione (~ 0.4 %) significativamente maggiore rispetto agli altri vasi, nei quali si attesta su valori inferiori a 400 ppm. L'analisi delle concentrazioni di cromo e nichel, che sarebbe stato molto utile alla determinazione della provenienza dell'argilla, non ha fornito dati discriminanti; viceversa l'analisi delle concentrazioni di stronzio e rubidio ha posto in evidenza per il nostro dinos valori molto simili a quelli del dinos da Lavinium (vedi Appendice).
archeologia
ceramica
Attica
iconografia
storia dell'arte
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/70910
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact