Le opere arnolfiane presentate nella mostra fiorentina offrono a studiosi di vari settori numerosi argomenti di approfondimento, non ultimo quello relativo all'indagine sui materiali e sulle tecniche utilizzate dall'autore per la loro preparazione. In questo contributo sarà illustrata una metodologia, basata su un approccio scientifico di tipo analitico, che ci ha consentito di ottenere una prima conoscenza e caratterizzazione dei materiali usati dall'artista, di effettuare un confronto tra i materiali dei vari reperti e di effettuare una verifica tecnologica, nonché di suggerire similitudini ed evidenziare differenze tra i materiali dei diversi reperti, di ipotizzare la provenienza e le modalità di approvvigionamento delle materie prime. La verifica dell'omogeneità composizionale, tessiturale e tecnologica dei diversi materiali utilizzati consente di ipotizzarne la selezione da parte dell'autore mentre il riscontro di una certa variabilità permette di ipotizzare fonti di approvvigionamento diverse o l'uso più o meno regolare di materiale di reimpiego.

Primo studio sui materiali di Arnolfo: i marmi fiorentini

S Bracci;E Cantisani;F Fratini
2006

Abstract

Le opere arnolfiane presentate nella mostra fiorentina offrono a studiosi di vari settori numerosi argomenti di approfondimento, non ultimo quello relativo all'indagine sui materiali e sulle tecniche utilizzate dall'autore per la loro preparazione. In questo contributo sarà illustrata una metodologia, basata su un approccio scientifico di tipo analitico, che ci ha consentito di ottenere una prima conoscenza e caratterizzazione dei materiali usati dall'artista, di effettuare un confronto tra i materiali dei vari reperti e di effettuare una verifica tecnologica, nonché di suggerire similitudini ed evidenziare differenze tra i materiali dei diversi reperti, di ipotizzare la provenienza e le modalità di approvvigionamento delle materie prime. La verifica dell'omogeneità composizionale, tessiturale e tecnologica dei diversi materiali utilizzati consente di ipotizzarne la selezione da parte dell'autore mentre il riscontro di una certa variabilità permette di ipotizzare fonti di approvvigionamento diverse o l'uso più o meno regolare di materiale di reimpiego.
2006
Istituto per la Conservazione e la Valorizzazione dei Beni Culturali - ICVBC - Sede Sesto Fiorentino
Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale - ISPC
978-88-8334-242-4
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/71374
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