Per lo sviluppo del bacino del Mediterraneo l'integrazione dei paesi della riva sud all'economia dell'Unione Europea costituisce una premessa importante ed è l'oggetto di numerosi dibattiti e negoziazioni sia a livello della Commissione che degli Stati. Tuttavia tali negoziazioni progrediscono lentamente a causa di numerose difficoltà legate ai differenziali di sviluppo che permangono tra le diverse parti coinvolte nel processo. I paesi candidati, inoltre, presentano spesso delle economie all'interno delle quali delle zone relativamente sviluppate e attive con regioni e aree marginali. A lato dell'integrazione cosiddetta macroeconomica esiste però anche un processo che tende a riavvicinare i sistemi produttivi locali attraverso e nella misura in cui sono definiti nuovi scambi o siglati nuovi accordi tra aziende nelle due rive del Mediterraneo. Prendendo spunto da tali considerazioni si è incentrata l'attenzione sul caso dei paesi appartenenti alla regione centrale del Maghreb, Algeria, Tunisia e Marocco,considerando i temi dell'evoluzione della struttura produttiva e dei suoi potenziali segmenti maggiormente competitivi, delle connesse politiche economiche, degli IDE al fine di comprendere come affrontano tali paesi la doppia sfida dell'inserimento nel processo della globalizzazione e della difesa di un ruolo che assicuri loro l'accesso allo sviluppo.
Le politiche di sviluppo per il sistema produttivo locale nella regione del Maghreb centrale
2001
Abstract
Per lo sviluppo del bacino del Mediterraneo l'integrazione dei paesi della riva sud all'economia dell'Unione Europea costituisce una premessa importante ed è l'oggetto di numerosi dibattiti e negoziazioni sia a livello della Commissione che degli Stati. Tuttavia tali negoziazioni progrediscono lentamente a causa di numerose difficoltà legate ai differenziali di sviluppo che permangono tra le diverse parti coinvolte nel processo. I paesi candidati, inoltre, presentano spesso delle economie all'interno delle quali delle zone relativamente sviluppate e attive con regioni e aree marginali. A lato dell'integrazione cosiddetta macroeconomica esiste però anche un processo che tende a riavvicinare i sistemi produttivi locali attraverso e nella misura in cui sono definiti nuovi scambi o siglati nuovi accordi tra aziende nelle due rive del Mediterraneo. Prendendo spunto da tali considerazioni si è incentrata l'attenzione sul caso dei paesi appartenenti alla regione centrale del Maghreb, Algeria, Tunisia e Marocco,considerando i temi dell'evoluzione della struttura produttiva e dei suoi potenziali segmenti maggiormente competitivi, delle connesse politiche economiche, degli IDE al fine di comprendere come affrontano tali paesi la doppia sfida dell'inserimento nel processo della globalizzazione e della difesa di un ruolo che assicuri loro l'accesso allo sviluppo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


