Come è ormai evidente, il settore manifatturiero delle calzature sta rapidamente cambiando e le spinte verso nuovi scenari competitivi provengono da fattori esogeni strettamente correlati, tra questi: la crescita pervasiva delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT), le scelte organizzative di molti produttori verso una delocalizzazione delle lavorazioni a basso valore aggiunto, la trasformazione nella domanda dei prodotti, le nuove tecnologie di manifattura, le nuove tecnologie dei materiali. Proprio quest'ultimo aspetto verrà preso in considerazione analizzando come le cosiddette nanotecnologie concorrono a creare nuovi scenari competitivi. Una radicale innovazione di prodotto, come quella legata all'introduzione dell'uso di materiali nanostrutturati, impatta notevolmente sui processi produttivi e logistici: risulterà necessario gestire e controllare tali processi rifl ettendo probabilmente anche su nuove strutture aziendali. Siamo quindi di fronte a una pesante ingegnerizzazione che va a infl uire contemporaneamente sulle tre dimensioni del prodotto, dei processi e dell'organizzazione e che, ad oggi, nel settore del calzaturiero, proviene essenzialmente dall'interazione con i subfornitori (IPI, 2005). Infatti, secondo un'accreditata e ancora attuale tassonomia (Pavitt, 1984), le aziende si possono suddividere in quattro classi che si differenziano per la diversità della fonte di innovazione. La prima classe contiene le imprese nelle quali l'innovazione tecnologica viene perseguita acquistando nuovi macchinari o materiali da fornitori specializzati i quali sono quindi la fonte; i settori che ricadono in questa classe sono il calzaturiero, il tessile, il legno, il cibo, le bevande, ecc. Questo comporta che il nuovo, specialmente se altamente dirompente come nel caso delle nanotecnologie, deve pervadere l'intera catena logistica di fornitura e non solo una singola azienda. Analizzando le altre tre classi della tassonomia precedentemente introdotta, troviamo in una le aziende ad alta intensità di scala (dove prevalgono forti economie di scala: settori automobilistico, elettrodomestici, ecc.) la cui fonte di innovazione è essenzialmente il reparto di progettazione, di ingegneria o, se presente, di ricerca e sviluppo. In un'altra classe le aziende che si confi gurano come fornitori specializzati (aerospaziale, aeronautico, beni strumentali, strumentazione medica, ecc.) dove le novità nascono dai reparti di progettazione e sviluppo ivi presenti. Infi ne, nell'ultima classe, le aziende cosiddette science-based (farmaceutico, elettronico, chimico, ecc.) la cui fonte di innovazione è sia interna nei reparti di ricerca e sviluppo e di ingegneria, sia esterna mediante stretti legami con il mondo degli Istituti di ricerca pubblici e privati e con il mondo accademico. Volendo fare una ragionevole previsione sull'evoluzione prossima del calzaturiero, considerando la capacità delle aziende di assorbire innovazione dai fornitori, possiamo ipotizzare una rete di fornitura specializzata nell'uso delle nanotecnologie che spinga le aziende a innovare i prodotti. È forse meno realistico pensare a un'evoluzione del settore in esame che posizioni la maggior parte delle imprese nella classe science-based (Confessore, 2008).
Cambiano gli scenari, grazie alle nanotecnologie
Confessore G
2009
Abstract
Come è ormai evidente, il settore manifatturiero delle calzature sta rapidamente cambiando e le spinte verso nuovi scenari competitivi provengono da fattori esogeni strettamente correlati, tra questi: la crescita pervasiva delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT), le scelte organizzative di molti produttori verso una delocalizzazione delle lavorazioni a basso valore aggiunto, la trasformazione nella domanda dei prodotti, le nuove tecnologie di manifattura, le nuove tecnologie dei materiali. Proprio quest'ultimo aspetto verrà preso in considerazione analizzando come le cosiddette nanotecnologie concorrono a creare nuovi scenari competitivi. Una radicale innovazione di prodotto, come quella legata all'introduzione dell'uso di materiali nanostrutturati, impatta notevolmente sui processi produttivi e logistici: risulterà necessario gestire e controllare tali processi rifl ettendo probabilmente anche su nuove strutture aziendali. Siamo quindi di fronte a una pesante ingegnerizzazione che va a infl uire contemporaneamente sulle tre dimensioni del prodotto, dei processi e dell'organizzazione e che, ad oggi, nel settore del calzaturiero, proviene essenzialmente dall'interazione con i subfornitori (IPI, 2005). Infatti, secondo un'accreditata e ancora attuale tassonomia (Pavitt, 1984), le aziende si possono suddividere in quattro classi che si differenziano per la diversità della fonte di innovazione. La prima classe contiene le imprese nelle quali l'innovazione tecnologica viene perseguita acquistando nuovi macchinari o materiali da fornitori specializzati i quali sono quindi la fonte; i settori che ricadono in questa classe sono il calzaturiero, il tessile, il legno, il cibo, le bevande, ecc. Questo comporta che il nuovo, specialmente se altamente dirompente come nel caso delle nanotecnologie, deve pervadere l'intera catena logistica di fornitura e non solo una singola azienda. Analizzando le altre tre classi della tassonomia precedentemente introdotta, troviamo in una le aziende ad alta intensità di scala (dove prevalgono forti economie di scala: settori automobilistico, elettrodomestici, ecc.) la cui fonte di innovazione è essenzialmente il reparto di progettazione, di ingegneria o, se presente, di ricerca e sviluppo. In un'altra classe le aziende che si confi gurano come fornitori specializzati (aerospaziale, aeronautico, beni strumentali, strumentazione medica, ecc.) dove le novità nascono dai reparti di progettazione e sviluppo ivi presenti. Infi ne, nell'ultima classe, le aziende cosiddette science-based (farmaceutico, elettronico, chimico, ecc.) la cui fonte di innovazione è sia interna nei reparti di ricerca e sviluppo e di ingegneria, sia esterna mediante stretti legami con il mondo degli Istituti di ricerca pubblici e privati e con il mondo accademico. Volendo fare una ragionevole previsione sull'evoluzione prossima del calzaturiero, considerando la capacità delle aziende di assorbire innovazione dai fornitori, possiamo ipotizzare una rete di fornitura specializzata nell'uso delle nanotecnologie che spinga le aziende a innovare i prodotti. È forse meno realistico pensare a un'evoluzione del settore in esame che posizioni la maggior parte delle imprese nella classe science-based (Confessore, 2008).File | Dimensione | Formato | |
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