Several studies have shown that indoor pollution increases the risk for chronic pulmonary diseases and acute respiratory symptoms in children/adolescents. Some associations have been confirmed by studies. Other relations are still unclear, such as those regarding dog and cat ownership. In this study we assessed the relationships of the exposure to mould and dog/cat ownership with respiratory/allergic symptoms/ diagnoses, such as wheezing, asthma, rhinoconjunctivitis, eczema, and cough/phlegm in 20016 children (6-7yrs old) and 13266 adolescents (13-14yrs old) from 12 Italian areas. Early mould exposure (in the first year of life) was positively related to all considered symptoms/ diagnoses (significantly for wheezing, asthma, rhinoconjunctivitis in both children and adolescents, and for cough/phlegm among children); current exposure (in the last year) was a significant risk factor for wheeze, among children. In the latter, dog exposure only in the first year of life increased the risk for wheezing and cough/phlegm, whereas the presence of a dog lifetime seemed a protective factor (though not significant) for all symptoms/diagnoses; negative relations (but not significant) suggested a protective effect by the cat for asthma, independently of exposure period. Among adolescents, the presence of a dog both lifetime and only in the first year of life was significantly related to cough/phlegm; except for rhino-conjunctivitis, all symptoms/diagnoses were negatively related to the presence of a cat lifetime (though not significantly). In conclusion, our results confirmed the effects of mould exposure, especially when it occurs early, on the prevalence of respiratory disorders such as asthma, rhinitis and cough in the pediatric age. The complex relations between keeping a dog or cat at home and respiratory/allergic symptoms/diseases in childhood warrants further studies.

Molti studi hanno evidenziato che l'inquinamento indoor aumenta il rischio di malattie polmonari croniche ostruttive in età adulta e di infezioni respiratorie acute in età pediatrica. Per alcuni inquinanti, come il fumo passivo e le muffe, esiste ormai sufficiente evidenza che la relazione con la patologia respiratoria del bambino sia di tipo causale, mentre è tuttora in discussione il ruolo di altre esposizioni come quella ad animali domestici nell'abitazione. Nel presente studio sono state indagate le associazioni tra esposizione a muffe e a un animale domestico (cane o gatto) nel primo anno di vita, nei 12 mesi precedenti l'indagine («recente») e in entrambi i periodi («sempre») e la prevalenza di malattie respiratorie e allergiche, quali sibili respiratori, asma nel corso della vita, sintomi di oculorinite, sintomi di dermatite atopica, tosse o catarro persistente, in 20.016 bambini di 6-7 anni e 13.266 adolescenti di 13-14 anni residenti in 13 aree italiane. La presenza di muffe nella stanza dove dormiva il bambino/ragazzo nel primo anno di vita è risultata associata con sibili, asma, oculorinite in entrambe le fasce di età e con tosse o catarro nei bambini. L'esposizione recente a muffe è risultata correlata significativamente con i sibili respiratori nei bambini. Sempre nei bambini, l'aver avuto un cane nel primo anno di vita aumentava il rischio di avere sibili e tosse o catarro, mentre una esposizione sia nel primo anno di vita sia recente appariva un fattore protettivo, anche se non significativo, per tutte le malattie in studio. Relazioni inverse, ma non statisticamente significative, hanno suggerito un effetto protettivo del gatto nei confronti della patologia asmatica, indipendentemente dal periodo di esposizione. Negli adolescenti, la presenza del cane (anche nel primo anno di vita) è risultata significativamente correlata a tosse o catarro; è stata invece evidenziata una relazione inversa, ma non statisticamente significativa, tra la presenza del gatto e tutte le malattie in studio a eccezione dei sintomi di oculorinite. In conclusione, i risultati suggeriscono un effetto della presenza di muffe nell'abitazione (specie nel primo anno di vita) sulla prevalenza di malattie respiratorie come asma, rinite e tosse in età pediatrica. L'associazione tra esposizione ad animali domestici quali cani e gatti e patologia respiratoria dell'infanzia appare complessa e merita ulteriori approfondimenti.

Effetti delle esposizioni indoor su sintomi respiratori e allergici

2005

Abstract

Several studies have shown that indoor pollution increases the risk for chronic pulmonary diseases and acute respiratory symptoms in children/adolescents. Some associations have been confirmed by studies. Other relations are still unclear, such as those regarding dog and cat ownership. In this study we assessed the relationships of the exposure to mould and dog/cat ownership with respiratory/allergic symptoms/ diagnoses, such as wheezing, asthma, rhinoconjunctivitis, eczema, and cough/phlegm in 20016 children (6-7yrs old) and 13266 adolescents (13-14yrs old) from 12 Italian areas. Early mould exposure (in the first year of life) was positively related to all considered symptoms/ diagnoses (significantly for wheezing, asthma, rhinoconjunctivitis in both children and adolescents, and for cough/phlegm among children); current exposure (in the last year) was a significant risk factor for wheeze, among children. In the latter, dog exposure only in the first year of life increased the risk for wheezing and cough/phlegm, whereas the presence of a dog lifetime seemed a protective factor (though not significant) for all symptoms/diagnoses; negative relations (but not significant) suggested a protective effect by the cat for asthma, independently of exposure period. Among adolescents, the presence of a dog both lifetime and only in the first year of life was significantly related to cough/phlegm; except for rhino-conjunctivitis, all symptoms/diagnoses were negatively related to the presence of a cat lifetime (though not significantly). In conclusion, our results confirmed the effects of mould exposure, especially when it occurs early, on the prevalence of respiratory disorders such as asthma, rhinitis and cough in the pediatric age. The complex relations between keeping a dog or cat at home and respiratory/allergic symptoms/diseases in childhood warrants further studies.
2005
Istituto di Fisiologia Clinica - IFC
Molti studi hanno evidenziato che l'inquinamento indoor aumenta il rischio di malattie polmonari croniche ostruttive in età adulta e di infezioni respiratorie acute in età pediatrica. Per alcuni inquinanti, come il fumo passivo e le muffe, esiste ormai sufficiente evidenza che la relazione con la patologia respiratoria del bambino sia di tipo causale, mentre è tuttora in discussione il ruolo di altre esposizioni come quella ad animali domestici nell'abitazione. Nel presente studio sono state indagate le associazioni tra esposizione a muffe e a un animale domestico (cane o gatto) nel primo anno di vita, nei 12 mesi precedenti l'indagine («recente») e in entrambi i periodi («sempre») e la prevalenza di malattie respiratorie e allergiche, quali sibili respiratori, asma nel corso della vita, sintomi di oculorinite, sintomi di dermatite atopica, tosse o catarro persistente, in 20.016 bambini di 6-7 anni e 13.266 adolescenti di 13-14 anni residenti in 13 aree italiane. La presenza di muffe nella stanza dove dormiva il bambino/ragazzo nel primo anno di vita è risultata associata con sibili, asma, oculorinite in entrambe le fasce di età e con tosse o catarro nei bambini. L'esposizione recente a muffe è risultata correlata significativamente con i sibili respiratori nei bambini. Sempre nei bambini, l'aver avuto un cane nel primo anno di vita aumentava il rischio di avere sibili e tosse o catarro, mentre una esposizione sia nel primo anno di vita sia recente appariva un fattore protettivo, anche se non significativo, per tutte le malattie in studio. Relazioni inverse, ma non statisticamente significative, hanno suggerito un effetto protettivo del gatto nei confronti della patologia asmatica, indipendentemente dal periodo di esposizione. Negli adolescenti, la presenza del cane (anche nel primo anno di vita) è risultata significativamente correlata a tosse o catarro; è stata invece evidenziata una relazione inversa, ma non statisticamente significativa, tra la presenza del gatto e tutte le malattie in studio a eccezione dei sintomi di oculorinite. In conclusione, i risultati suggeriscono un effetto della presenza di muffe nell'abitazione (specie nel primo anno di vita) sulla prevalenza di malattie respiratorie come asma, rinite e tosse in età pediatrica. L'associazione tra esposizione ad animali domestici quali cani e gatti e patologia respiratoria dell'infanzia appare complessa e merita ulteriori approfondimenti.
childhood and adolescence
respiratory disorders
moulds
dog
cat
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