Obiettivi: stimare la prevalenza della broncopneumopatia cronico-ostruttiva (BPCO) mediante l'utilizzo integrato di dati sanitari correnti. Metodi: la prevalenza è stata stimata nella popolazione residente di età superiore ai 34 anni, in sei aree geografiche, per gli anni 2002-2004. I casi prevalenti sono stati individuati dai registri delle schede di dimissione ospedaliera (SDO) e delle cause di morte (RCM), mediante i codici ICD9-CM 490*, 491*, 492*, 494* e 496* della Classificazione internazionale delle malattie 9° revisione (ICD9-CM). Ai casi osservati in ciascun anno sono stati aggiunti i pazienti ricoverati nei quattro anni precedenti e vivi all'inizio dell'anno di stima. Risultati: la prevalenza della BPCO, stimata mediante tassi standardizzati per età, varia per il 2003 dall'1,6% di Venezia sural 5% di Taranto. La prevalenza è più alta negli uomini e aumenta con l'età; Taranto e Roma presentano i valori più elevati, specialmente nelle classi d'età dai 35 ai 64 anni. Fonte principale dei casi sono i ricoveri ospedalieri, con un contributo di almeno il 91%. L'uso delle esenzioni ticket come terza fonte incrementa la stima di prevalenza dello 0,2%. Conclusioni: la prevalenza della BPCO è sottostimata dell'1%-3% rispetto ai dati dell'indagine Istat sullo stato di salute; questo è in parte attribuibile alla selezione dei casi medio- gravi da parte dell'algoritmo utilizzato. Tuttavia le stime mantengono le caratteristiche attese nella distribuzione per genere, età e area geografica. Inoltre, l'uso longitudinale dei dati ospedalieri aumenta di 2-3 volte la stima di prevalenza basata sui dati dei singoli anni.

Stima della prevalenza di broncopneumopatia cronico-ostruttiva basata su dati sanitari correnti, mediante l'uso di un algoritmo comune, in differenti aree italiane

Protti M A;Romanelli A;
2008

Abstract

Obiettivi: stimare la prevalenza della broncopneumopatia cronico-ostruttiva (BPCO) mediante l'utilizzo integrato di dati sanitari correnti. Metodi: la prevalenza è stata stimata nella popolazione residente di età superiore ai 34 anni, in sei aree geografiche, per gli anni 2002-2004. I casi prevalenti sono stati individuati dai registri delle schede di dimissione ospedaliera (SDO) e delle cause di morte (RCM), mediante i codici ICD9-CM 490*, 491*, 492*, 494* e 496* della Classificazione internazionale delle malattie 9° revisione (ICD9-CM). Ai casi osservati in ciascun anno sono stati aggiunti i pazienti ricoverati nei quattro anni precedenti e vivi all'inizio dell'anno di stima. Risultati: la prevalenza della BPCO, stimata mediante tassi standardizzati per età, varia per il 2003 dall'1,6% di Venezia sural 5% di Taranto. La prevalenza è più alta negli uomini e aumenta con l'età; Taranto e Roma presentano i valori più elevati, specialmente nelle classi d'età dai 35 ai 64 anni. Fonte principale dei casi sono i ricoveri ospedalieri, con un contributo di almeno il 91%. L'uso delle esenzioni ticket come terza fonte incrementa la stima di prevalenza dello 0,2%. Conclusioni: la prevalenza della BPCO è sottostimata dell'1%-3% rispetto ai dati dell'indagine Istat sullo stato di salute; questo è in parte attribuibile alla selezione dei casi medio- gravi da parte dell'algoritmo utilizzato. Tuttavia le stime mantengono le caratteristiche attese nella distribuzione per genere, età e area geografica. Inoltre, l'uso longitudinale dei dati ospedalieri aumenta di 2-3 volte la stima di prevalenza basata sui dati dei singoli anni.
2008
Istituto di Fisiologia Clinica - IFC
epidemiological study
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Descrizione: Stima della prevalenza di broncopneumopatia cronico-ostruttiva
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